Il match di domenica 16 novembre a San Siro vale il primo posto nel Gruppo H delle qualificazioni. Assente l'attaccante del Liverpool per un risentimento al bicipite e una lieve pubalgia: la sua probabile convocazione aveva scatenato numerose polemiche
Ancora senza Mario Balotelli (fermato stavolta da un infortunio e non dalle scelte del ct) e contro un avversario di livello internazionale. Italia-Croazia è forse il primo, vero banco di prova per la nazionale di Antonio Conte. In fondo non lo era stato il debutto con l’Olanda (un’amichevole) né la trasferta in Norvegia (squadra abbordabile), e certamente neppure le vittorie (comunque sofferte) contro le “cenerentole” Azerbaijan e Malta. Il match di domenica 16 novembre a San Siro vale il primo posto nel Gruppo H delle qualificazioni agli Europei 2016 e soprattutto un passo avanti nella costruzione di qualcosa d’importante. Dal punto di vista della classifica, infatti, la partita non sarà determinante: una vittoria significherebbe ipotecare il biglietto per la Francia, ma con la nuova formula a 24 squadre il passaggio del turno è quasi garantito (difficilmente all’Italia potrà far paura la Norvegia, terza nel girone e già battuta a Oslo). La sfida alla Croazia, allora, potrà dire tanto su altri aspetti che interessano il ct: gioco, consapevolezza, soluzioni tattiche e individuali.
Gli azzurri, infatti, non ci arrivano benissimo. Dopo l’avvio incoraggiante di settembre, a ottobre si sono visti preoccupanti segnali d’involuzione. A novembre la nazionale chiude il trittico di soste autunnali e deve ritrovare la giusta strada. Nessuna novità: Conte si affiderà ancora ai suoi uomini e al suo modulo, il 3-5-2. E non ci sarà neppure Mario Balotelli: rientrato nei convocati fra mille polemiche, l’attaccante del Liverpool ha dovuto lasciare anzitempo il ritiro per un risentimento al bicipite femorale sinistro e una lieve pubalgia. Il suo momento no continua, l’eventuale ritorno è rimandato al 2015. Comunque un imbarazzo in meno per il ct, che sembrava orientato a dare fiducia dal primo minuto alla coppia Immobile-Zaza (nonostante il pessimo stato di forma di entrambi, in difficoltà con Borussia Dortmund e il Sassuolo). Stesso discorso per gli altri reparti: per gli esperimenti ci sarà ampio spazio nell’amichevole di martedì 18 novembre contro l’Albania (per cui sono stati convocati altri 14 giocatori, fra cui tre debuttanti assoluti come Rossettini, Soriano e Okaka). Solo le assenze costringeranno Conte a soluzioni d’emergenza in difesa: il forfait di Ogbonna (che si aggiunge a quello di Barzagli, Bonucci e Astori) apre un buco nella retroguardia azzurra. Per colmarlo, possibile il debutto del giovane Rugani o del veterano Moretti; o più probabilmente l’arretramento di Darmian fra i tre centrali. Per il resto, Candreva si candida ad una maglia da titolare al centro del campo dove mancherà Pirlo (non però da esterno, suo ruolo prediletto).
Le assenze, la mancanza di fantasia a centrocampo e l’astinenza da gol in attacco sono i principali dubbi che assillano Conte e a cui la partita contro la Croazia dovrà dare una risposta. Anche perché la nazionale balcanica non è assolutamente da sottovalutare: i ragazzi allenati dall’ex giocatore Niko Kovac vengono da un mondiale al di sotto delle aspettative; ma la Federazione ha scelto di confermare il ct e la pazienza sembra dare buoni frutti. A punteggio pieno nel girone, la Croazia raccoglie vittorie e a fianco delle stelle Modric, Rakitic e Mandzukic vede maturare i suoi giovani talenti, su tutti l’interista Kovacic e il bomber Kramaric (classe ’91 su cui hanno messo gli occhi le big d’Europa). Anche in settimana i croati hanno ben figurato in amichevole contro l’Argentina (sconfitta di misura per 2-1). E soprattutto sono storicamente bestia nera degli azzurri, che non vincono addirittura da 72 anni, dal lontano 1942; più recentemente solo passi falsi, anche cocenti come l’1-2 ai Mondiali 2002 e l’1-1 a Euro 2012. Per batterli, l’Italia spera nel potere “taumaturgico” di Conte. E di San Siro, vero e proprio fortino azzurro, dove la nazionale non ha mai perso in quasi un secolo di storia e 52 incontri disputati. Italia-Croazia è anche una sfida fra cabale.
Probabili Formazioni
Italia (3-5-2): Buffon; Darmian, Ranocchia, Chiellini; De Sciglio, Candreva, De Rossi, Marchisio, Pasqual; Zaza, Immobile. All.: Conte.
Croazia (4-3-1-2): Subasic; Srna, Vida, Corluka, Pranijc; Rakitic, Brozovic, Modric; Kovacic; Kramaric, Mandzukic. All.: N. Kovac.