Musica

Greta Panettieri, la cantante jazz italiana che ha conquistato gli Usa

La giovane di origini romane è tornata a esibirsi a New York, al Rockwood Music Hall e al The Hive NYC, per presentare il suo ultimo album. Il disco si intitola "Non Gioco Più" e rilegge in chiave jazz i grandi successi di Mina

di Maurizio Di Fazio

Tra i segreti meglio custoditi della nostra musica nuova, ma classica, c’è lei: Greta Panettieri, nata a Roma e cresciuta in Umbria, cantante jazz (ma pop) d’esportazione. Greta si sta facendo sempre più valere su scala internazionale, a cominciare dalla sua terra adottiva, gli States: dopo i contratti di gran prestigio firmati con la Universal Records e la Decca, in questi giorni è tornata infatti a esibirsi a New York, al Rockwood Music Hall e al The Hive NYC, per presentare il suo ultimo album. Il disco si intitola “Non Gioco Più” e rilegge in chiave jazz i grandi successi di Mina nel decennio d’oro degli anni sessanta. Dal singolo “Parole, parole, parole” a “Brava”, passando per “Conversazione” e “Se telefonando”. Le amano anche in Giappone.

Le atmosfere di questo lavoro, il terzo in studio, trattengono due sentimenti senza tempo: da un lato il mondo notturno, soffuso e dorato del jazz; dall’altro, il mood della canzone d’autore italiana tra i ’60 e ’70, che riporta come per incanto l’ascoltatore in quell’era in cui il varietà televisivo del sabato sera ci era invidiato in mezzo mondo, con la sua colta leggerezza. Special guest del disco, la tromba di Fabrizio Bosso, insieme ai sassofonisti Gaetano Partipilo e Alfonso Deidda, al pianista Andrea Sammartino, al contrabbassista Giuseppe Bassi, al batterista Armando Sciommeri.

Canzoni intramontabili quelle di “Non gioco più”, rinnovate grazie all’approccio filologico ma personale di Greta che, oltre a essere dotata di una tecnica vocale di prima grandezza, e di physique du rôle, ha avuto il merito di crescere nel crogiolo di New York, dove ha vissuto a lungo, imparando così a muoversi dal jazz per puristi a quello d’avanguardia, dal latin al soul, dal funk al brasiliano. Questo caleidoscopio di influenze ed esperienze traspare benissimo, sentendola reinventare, con classe e fantasia, le nostre melodie più belle.

E la Grande Mela è stata scelta da Greta anche come set per il suo prossimo video. La vita romanzesca di Greta a N.Y.C. ha ispirato anche un libro, l’imminente graphic novel “Viaggio in Jazz“, che è tutto incentrato sulla vocalist , dai suoi inizi ai sold-out nei migliori club newyorkesi. Greta Panettieri ha anche aperto i concerti di Joe Jackson, in un recente e fortunato tour europeo. Mentre Gegé Telesforo l’ha voluta come co-autrice, e “co-cantante” live, di diversi brani del suo ultimo disco “Nu Joy”.

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