Dopo il grande riscontro di pubblico ottenuto in altre date a Roma e in Calabria, lo spettacolo “O cu nui o cu iddi – La vera storia di Maria Concetta Cacciola uccisa dalla ‘ndrangheta“, è tornato il 14 novembre nella capitale con una tappa al teatro San Luigi Guanella. “O cu nui o cu iddi”, la famiglia o la legge. Così diceva la madre a Maria Concetta Cacciola, la giovane donna calabrese che, figlia di una famiglia di ‘ndrangheta di Rosarno decise di diventare, all’età di 31 anni, testimone di giustizia iniziando un drammatico percorso che la porterà alla morte il 20 agosto del 2011. La sua storia viene raccontata nello spettacolo teatrale scritto da Malitalia con la regia di Enrico Fierro e Laura Aprati e la collaborazione di Angelo Corica e Francesco Perrella e con musiche di Paolo Damiani. “Lei ha scelto di pentirsi non solo per un senso di giustizia, ma anche per essere libera, ma tutto è stato molto più grande di lei”, racconta Sylvia De Fanti, attrice che porta sul palco la vicenda di Maria Concetta. La ricostruzione della storia di lotta di questa donna coraggiosa avviene anche attraverso l’utilizzo delle intercettazioni utilizzate nel processo e di video inediti, in un intreccio di musica, filmati e parole. “Non c’era bisogno di aggiungere elementi di fiction – spiega Enrico Fierro, giornalista e regista della piece – anche nel momento in cui lei parla di un nuovo amore, è tutto realtà. La tragedia è già grande di per sè, aggiungere altro avrebbe solo rovinato una storia drammaticamente vera, che molti vogliono che sia dimenticata” Servizio di Chiara Carbone
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