Uno champagne all’inizio di una serata romantica? Vietato. Una colazione all’inglese, ricca di salsicce e sanguinacci di maiale? Idem. E persino il fish and chips, piatto tipico britannico, sarà bandito: per fare la pastella si usa la birra. Sta suscitando scalpore, a Londra, la decisione del nuovo proprietario del Bermondsey Square Hotel, uno dei più trendy della capitale e votato dagli utenti di Tripadvisor come uno dei migliori del Regno Unito, di applicare le leggi della sharia, che vietano, fra le altre cose, di fare profitti dalla vendita di alcool e carne di maiale. La notizia, riportata inizialmente da un sito Internet del quartiere dove si trova l’hotel, non lontano dall’area di London Bridge, è stata ripresa da tabloid, quotidiani e televisioni del Paese. Il Daily Mail è anche arrivato a scrivere che d’ora in poi sarà vietato alle coppie gay di risiedere nell’hotel, notizia poi smentita dalla gestione di questo “boutique hotel” da 80 camere. E la nuova decisione rischia di sollevare un nuovo polverone nel già tormentato dibattito sulla presenza di milioni di musulmani nel Regno Unito e sulla loro applicazione delle leggi islamiche.
Il nuovo proprietario dell’hotel, chiaramente, è del Medio Oriente, anche se la sua identità è stata finora tenuta nascosta. Le nuove regole sono state implementate martedì 11 novembre, ma a chi ha prenotato una stanza da 220 sterline (circa 280 euro) in media prima della settimana scorsa verrà comunque garantito un servizio in camera con bevande alcoliche e salsicce inglesi. Però si va ad esaurimento ed ecco così che già dai primi mesi del 2015 il Bermondsey Square Hotel sarà il primo “Sharia hotel” del Regno Unito, come subito la stampa britannica si è affrettata a etichettare. Certo, non stupisce il nuovo divieto, in quanto sono decine di migliaia in Gran Bretagna le attività commerciali che, per questioni religiose, non servono alcool e carne di maiale. A stupire è soprattutto il fatto che, fino a una settimana fa, il Bermondsey Square Hotel era un luogo dedicato alle feste e ai party più esclusivi, dove fiumi di champagne scorrevano, un albergo di lusso che ha contribuito alla riqualificazione di un’area un po’ dismessa che è stato ripreso più volte dalle televisioni britanniche, che hanno girato proprio nelle sue stanze programmi televisivi e documentari di cucina. Il ristorante dell’hotel in passato è stato gestito anche da Gregg Wallace, famoso giudice della versione “Brit” di Masterchef. Ora che cosa ne sarà del suo futuro? Continueranno ad andarci rampolli di famiglie-bene e celebrità a caccia di un po’ di privacy?
Alcuni tabloid intanto hanno già riportato la notizia di presunte cancellazioni di prenotazioni da parte di clienti arrabbiati, ma l’hotel in queste ore si rifiuta di commentare quindi non è stato possibile, per Ilfattoquotidiano.it, verificare questo dettaglio. Il sito Internet dell’albergo è stato finora aggiornato solo in parte, così è ancora possibile trovare, nei menù, riferimenti al prosciutto arrosto, ai cocktail, alle terrine di pollo non halal e ai fiumi di birra inglese, tradizionalmente di tipologia “Ale”, che scorrevano da queste parti. A premere sullo scandalo, chiaramente, sono stati soprattutto quei tabloid più impegnati nel richiamo al rispetto delle regole britanniche, in una Londra dove – notizia confermata da divesi reportage giornalistici – bande di musulmani controllano alcune porzioni di territorio e proibiscono il consumo di alcool per strada.
Decidere un proprio menù in base alle convinzioni religiose, chiaramente, non è reato, e nel Regno Unito la cosa è abbastanza ben accetta. Il rischio però è che si arrivi agli estremi, questo è il commento prevalente in questi giorni, e basti ricordare il caso dei due albergatori “cristiani” della Cornovaglia finiti sotto processo per aver vietato a una coppia gay di dormire nel loro bed and breakfast per motivazioni religiose e ideologiche. Intanto, il sito dell’hotel riporta la foto delle piscine sui tetti della struttura, con una magnifica vista su Londra. C’è da immaginare che non sarà più possibile bere un frizzantino guardando la ruota panoramica sul Tamigi o quei grattacieli che tanto caratterizzano la City della finanza, così come lo Shard di Renzo Piano a poca distanza, l’edificio più alto d’Europa. Il Daily Mirror lo ha scritto: ai clienti che arrivano in questi giorni viene offerto un cordiale al sambuco. Rigorosamente alcool-free.