Il Consorzio a cui appartengono 594 istituti si impegna a ridurre da 10 a 7 centesimi di euro il costo applicato a chi usa la carta per pagare bollettini e bollette. A febbraio l'Autorità garante del mercato ha avviato un'istruttoria per accertare la presenza di profili anticoncorrenziali
Pagheremo di meno per pagare al Bancomat bollette e fatture. Il costo di ogni operazione passerà infatti da 10 a 7 centesimi di euro. È l’impegno che il Consorzio Bancomat, a cui aderiscono 594 tra banche e operatori non bancari per un totale di 30 milioni di carte di debito in circolazione in Italia, ha assunto formalmente davanti all’Antitrust. Un impegno che arriva al termine dell’istruttoria avviata il 19 febbraio per accertare la presenza di profili anticoncorrenziali in violazione dell’articolo 101 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea. Per il futuro, inoltre, il valore della commissione per ogni operazione (in gergo “bill payment“) sarà ancorato a un’analisi dei costi sostenuti dagli operatori e si ridurrà per effetto delle eventuali efficienze riscontrate a livello di sistema. Entro 45 giorni il consorzio dovrà presentare all’Autorità garante per la concorrenza e il mercato una relazione in cui illustrerà il modo in cui terrà fede alle promesse fatte.
La commissione interbancaria multilaterale, spiega l’Antitrust in una nota, viene applicata dal 3 gennaio 2014 su tutte le operazioni di pagamento di bollettini e Mav e Rav postali e bancari, senza la previsione di un termine ultimo di applicazione.
Sotto il profilo della trasparenza, oltre a commissionare uno studio per acquisire gli elementi necessari a recepire i principi della Commissione europea, il Consorzio si è impegnato poi a pubblicare sul proprio sito Internet il valore della commissione applicabile a ogni servizio, in modo da garantire ai consumatori di poter fare scelte più consapevoli sui mezzi di pagamento.