L'esponente Pd aveva accusato il primo cittadino di usare " il razzismo e gli exploit mediatici per finire sulle pagine dei giornali". A cosa si riferiva? Il 10 novembre Bitonci aveva rifiutato di incontrare il console del Marocco con questa motivazione: "Ripeto, non ricevo chi mi vuol proporre nuovi centri islamici o moschee a Padova"
Massimo Bitonci, sindaco di Padova, ha querelato Il Fatto Quotidiano e Laura Puppato per un post che l’esponente del Pd ha scritto sul proprio blog sul sito del quotidiano. Il post, dal titolo “La Lega e gli exploit razzisti per pura sete di visibilità. L’esempio di Bitonci” conterrebbe secondo l’accusa “epiteti ed espressioni offensive e gravemente lesive del decoro e della reputazione del Sindaco”.
Cosa aveva scritto la Puppato il 10 novembre? “Bitonci è l’emblema della nuova Lega che usa il razzismo e gli exploit mediatici per finire sulle pagine dei giornali e far parlare di sé, anche se questo vuol dire sputare sopra la Costituzione, il buon senso e il rispetto per le altre fedi religiose, nonché per i rapporti internazionali tra due Paesi, Italia e Marocco, entrambi firmatari di un progetto dell’Onu per la libertà di credo religioso”. “Padova, città della cultura per eccellenza, viene risucchiata in un vortice di razzismo e ignoranza pur di alimentare la sete di visibilità e le aspirazioni carrieristiche del suo sindaco – continua Puppato – come già da tempo Tosi a Verona e Zaia in Veneto, ora Bitonci sta utilizzando Padova per avere accesso ai media nazionali attraverso boutade razziste, come negare, in poco meno di due settimane, l’incontro all’ex ministro Kyenge e al console marocchino”. A cosa si riferisce l’esponente Pd? Al fatto che il 10 novembre il sindaco Bitonci aveva rifiutato di incontrare il console marocchino Ahmed El Khdar con questa motivazione: “Ripeto, non ricevo chi mi vuol proporre nuovi centri islamici o moschee a Padova”.
Questa la risposta di Laura Puppato: “Sono sorpresa dalla notizia di querela da parte dell’intera Giunta del comune di Padova. Ho semplicemente espresso una valutazione politica in merito ai comportamenti di Massimo Bitonci, in qualità di Sindaco di una delle più importanti città di Padova. Chiunque segua la mia attività parlamentare non può che concordare che quanto detto da me sia perfettamente in linea con essa, ma la querela sembra solo avvalorare la mia tesi. Mi dispiace che il dibattito politico non piaccia alla Giunta comunale di Padova, ma non mi fermerò certo per una presunta lesa maestà nei confronti di Massimo Bitonci. Ora in Veneto abbiamo un Presidente, Zaia, che muove causa allo Stato un giorno sì e l’altro anche e un Sindaco, Bitonci, che addirittura fa causa ad una singola parlamentare, buon pro faccia a tutti loro! Al di là di questo desidero esprimere la mia solidarietà a Il Fatto Quotidiano e ai giornalisti che ci lavorano. Pur avendo spesso posizioni differenti, è sempre un atto molto triste quando, in una democrazia, dei politici querelano dei giornalisti”.