Da qui è nata una riflessione sulla scrittura, sulla penna e sulle frasi erotiche.
Insomma, per dirla con una parola: il grafoerotismo.
Sì perché oggi la fantasia langue anche nello scrivere per eccitare ad arte. Sicuramente la capacità nel formulare frasi alla Anaïs Nin non è da tutti, ma gli uomini non hanno ancora ben capito che per stimolare il cervello femminile non basta un grugnito da fumetti in tv, o la solita formula di tre parole.
Ormai non si prende più carta e penna: qualche frase in chat, tastiera asettica, creatività stantia da film porno e il sonno dopo un po’ è servito.
Bisognerebbe insegnare il “petting virtuale” per entrambi, se proprio si vuole giocare a quel modo. Perchè anche le donne spesso sono maldestre. E io dico: se vi piace l’eccitazione da schermo, oltre a mandare il solito selfie, (a tal proposito ho scritto come la penso qualche tempo fa) perché non annettere frasi insolitamente lussuriose?
Aggiungo: se la vostra relazione è agli inizi scrivete su un biglietto una fantasia erotica e regalatelo al/alla partner, cosicché nei momenti di solitudine inizierà ad immaginarvi… (e concluderà sicuramente con una “pioggia di stelle” a voi dedicata). Sembra banale ma non lo è.
Inoltre un biglietto scritto a mano rivela carattere. E può essere conservato, letto a distanza di anni, bruciato o messo dentro una teca. Magari con qualche sbavatura degna di nota e ricordi eccitanti.
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(Foto: Pinterest)