Tradizione che si mescola all’innovazione. Tante volte questa espressione rimane parola vuota, priva di significato; e se mescolare i termini è già difficile di per sé, si fa davvero fatica ad immaginare come sia possibile coniugare una centenaria eredità culinaria con le nuove tecnologie. A Cremona però, a quanto pare, ci stanno riuscendo piuttosto bene. La Festa del Torrone, il consueto salone del gusto dedicato al celebre dolce cremonese, si trasforma quest’anno in una sorta di mini web-summit, ospitando una rassegna speciale di eventi – “Se il futuro è smart…” – tutti incentrati sui temi della multimedialità.
Un torrone sempre più digitale dunque, anzi un Torrone 3.0 come recita il titolo di questa 17esima edizione: davvero molti gli appuntamenti che si susseguono dal 15 al 23 novembre, creati in collaborazione con alcuni player tecnologici del territorio quali IBM e Linea Com. “Una tradizione non è altro che un’innovazione riuscita – dice Gerardo Paloschi, Direttore generale di Linea Com – è per questo che l’accostamento tra torrone e tecnologia a noi è parso perfettamente naturale. La festa più importante della città poi non poteva non mettere in dialogo questa antica eccellenza con la nuova: Cremona negli ultimi 15 anni è diventata un modello d’avanguardia per infrastrutture tecnologiche, strumenti di smart city, amministrazione intelligente e multiutility.”
La kermesse nei mesi scorsi ha coinvolto un centinaio di foodblogger di tutta Italia, impegnandoli in un concorso in cui realizzare una ricetta a base di torrone. Ad aspettarli poi domenica 16 c’è stata la sfida uomo-macchina con “Alimentare Watson“, il cognitive computer di IBM che interagisce con l’uomo e crea ricette gustose grazie agli ultimi ritrovati in fatto di intelligenza artificiale. Interamente al web è dedicata poi “la cucina di notizie“, sala stampa social oriented aperta a tutti i blogger per raccontare la festa in diretta.
Diverse anche le occasioni formative, come le “Pillole di social”, uno spazio attrezzato con smartphone, tablet e PC dove alcuni studenti del Politecnico di Milano spiegano in 5 minuti ai visitatori le basi per l’utilizzo dei principali social network; ma l’attenzione si sposta anche sulle fasce d’età più mature, affrontando il tema di rilevanza sociale del digital divide: una speciale iniziativa ha infatti accompagnato alcune persone over 65 nella conoscenza delle nuove tecnologie attraverso la creazione di un blog dedicato al torrone.
“Un’associazione azzardata, certo – dichiara Stefano Pellicciardi, responsabile organizzativo – ma il bello di questa edizione sta proprio nel contrasto tra tecnologia e rievocazioni storiche, che in fondo si rivela armonioso. E i numeri di questi giorni ci stanno dando ragione, confermando ancora una volta la capacità attrattiva del torrone, anche nei confronti delle nuove generazioni”.
Così nella città del Torrazzo accade quello che non ti aspetti: scopri le potenzialità delle nuove tecnologie e improvvisamente la vita ti sembra migliore. (Quasi) come quando assapori un torrone artigianale preparato a regola d’arte.
di Stefano Padoan