L'ex premier in ospedale per un'uveite scrive ai dirigenti del partito per organizzare il no tax day di fine novembre. E si rivolge agli amici pensionati: "Andate a votare. Ve lo dice un vostro coetaneo"
Veterinario, dentiere e treni gratis. E poi ingressi liberi al cinema, anche se rigorosamente al pomeriggio. Silvio Berlusconi è in ospedale con l’uveite, ma sente le elezioni vicine. E così ci riprova con la campagna voti tra amici dei cani e pensionati. “Questo è ciò che ci impegniamo a fare per voi quando saremo di nuovo, e presto, al governo”. L’ex Cavaliere lo scrive in una lettera, inviata ai dirigenti di Forza Italia in preparazione del “no tax day” del 29 e 30 novembre. E si lascia andare con le promesse: si rivolge agli amici degli animali a quattro zampe, ai pensionati preoccupati per i loro risparmi e agli anziani che hanno bisogno di interventi alla cataratta. “Ai nostri amici in pensione diciamo: non commettete l’errore che avete fatto alle ultime elezioni Europee di rassegnarvi e di non andare a votare perché l’Europa non vi è simpatica e perché non c’era Berlusconi candidato. Dovete andare a votare. Ve lo manda a dire un vostro coetaneo che vi vuole bene, proprio lui: Silvio Berlusconi”. Segue una lista da tempi elettorali che rispolvera il Berlusconi dei vecchi tempi: “Ecco quello che ci impegniamo a fare”, scrive. “Avrete assistenza medica gratuita: odontoiatria sociale (impianti dentali gratis) e oftalmologia sociale (operazione della cataratta gratis); e infine convenienze varie: cinema al pomeriggio e treno durante la settimana gratuiti, bonus taxi e bonus acquisti, veterinario gratuito una volta al mese per i vostri amici a quattro zampe”.
Il leader di Forza Italia, ricoverato da domenica 17 novembre per una uveite al San Raffaele di Milano. Ma nel frattempo organizza il suo ritorno sulla scena. Il “no tax day”, secondo i suoi piani, sarà l’occasione per rilanciare il partito. E promette: “Aumento delle pensioni minime a 1000 euro per 13 mensilità; no alle tasse sulla casa di vostra proprietà; no tasse sui vostri risparmi, quelli che volete lasciare ai vostri figli e ai vostri nipoti. Non dobbiamo permettere allo Stato di allungare le sue mani sul frutto di ciò che avete risparmiato con una vita di lavoro e di sacrifici, quello su cui avete già pagato imposte pesanti”. Il motivo lo scrive nella lettera inviata ai dirigenti di Forza Italia: “Questo sforzo organizzativo servirà a dare un segnale chiaro della nostra opposizione alle politiche economiche e fiscali di questo governo e della nostra volontà di presidiare con determinazione gli interessi legittimi delle famiglie e delle imprese italiane”.
Un giorno c’è il patto del Nazareno che tiene in piedi il governo Renzi e il giorno dopo è sull’orlo del fallimento. Nella schizofrenia di una trattativa sempre in discussione, Berlusconi tratta a porte chiuse con il presidente del Consiglio ma con i suoi si prepara al voto. E torna alla carica con cani e gatti. La strategia è la stessa usata in occasione delle Europee di maggio scorso: puntare tutto su Dudù. “Non sapevo”, aveva detto intervenendo alla convention dei club, “che ci fossero in Italia 7 milioni di cani, 12 milioni di gatti. Il 36% delle persone i cani e i gatti li fanno dormire sul letto, il 16% li fa dormire sotto le coperte, il 40% delle signore afferma che dopo un alterco coniugale trova serenità con un gatto o un cane”. Alle ultime elezioni l’amore per gli animali non è servito per evitare il crollo, ma aveva strappato l’attenzione di comizi e slogan elettorali. Uno fra tutti vale ricordare lo scivolone di Beppe Grillo: “Dudù? Affidiamolo alla vivisezione”. Tanto era bastato per scatenare le ire degli animalisti e costringere il leader M5s a rettificare. “Chi pensa di fare male a Dudù è capace di tutto”, gli aveva risposto Berlusconi.