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Tv: sono stata ‘La famiglia Auditel’

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Ebbene sì, sono stata “La famiglia Auditel”. Il gradimento televisivo ha un’altra storia. La famiglia Addams era una famiglia umoristica, nata negli anni Trenta per una striscia sul New Yorker e trasferita in tv negli anni Sessanta. Oggi nel 2014 se chiedi ad un ragazzo se conosce la famiglia Addams ti elenca tutti i personaggi e le loro caratteristiche.
(Oh Mano, caro Mano, nessuno può fermare l’avanzata degli ascolti. Oh caro sensibile Mano, tu sei l’amante del progresso a portata di mano).

L’auditel si definisce: “La fonte autorevole e imparziale dei dati che fotografano, 24 ore su 24, minuto per minuto, gli ascolti della televisione italiana”.
Ci contattarono nel lontano 1987, eravamo una famiglia numerosa, papà, mamma e tre figli, due femmine ed un maschio. Un campione familiare perfetto. Ci consegnarono un “Meter” (oggi si chiama così, allora lo chiamavamo apparecchio elettronico) che rilevava automaticamente il canale sintonizzato sul nostro televisore. Ma la cosa singolare e facile da manipolare è che ci consegnarono anche un telecomando per la segnalazione dei componenti della famiglia. Ognuno di noi rappresentava un numero, mio padre 1, mia madre 2, io 3, mia sorella 4, mio fratello 5, fino ad arrivare agli ultimi numeri per gli eventuali ospiti. Quando vedevi un programma, dovevi spingere il tuo tastino personale e indicare se c’erano persone estranee che guardavano insieme a te.

La domenica pomeriggio mia sorella Brigitta ed io partecipavamo al programma televisivo Domenica in. In casa era una festa, perché amici e parenti si riunivano per vederci in diretta. Ora, secondo voi, quel telecomando in nostra dotazione poteva non essere acceso con tutti i tasti premuti dall’uno al nove?

Credo che quel telecomando possa condizionare la veridicità dell’Auditel. Io posso vedere un programma e per simpatia o antipatia premere quel tasto o non premerlo.
Posso scordarmelo acceso e andare a fare una doccia, fare una lunga telefonata o semplicemente addormentarmi con la Tv accesa, capita a tutti.

Negli ultimi anni il giudizio della qualità di un programma è dato solo dall’ascolto televisivo, dalla quantità di gente davanti allo schermo. Il gradimento televisivo in questo modo non è misurabile. Questo genere di qualità non mi convince affatto. Oggi forse la tecnologia ha fatto passi da gigante, ma il telecomando a conduzione familiare esiste ancora.
La famiglia Addams era una famiglia umoristica, la famiglia Auditel mi sembra un po’ una farsa.

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