Polemiche in apertura di seduta al Senato sulla sentenza di ieri per il processo Eternit. Ad accendere la miccia è il capogruppo Pd Luigi Zanda, che esprime profondo dissenso per l’interpretazione della legge: “Questo è un reato che, se dovessimo applicare la prescrizione con questi metodi, potrebbe andare realmente, sostanzialmente, perpetuamente impunito e francamente penso che questo non possa essere l’obiettivo del legislatore. Noi abbiamo il dovere di rimettere mano alle regole della prescrizione e questo è un dovere che il Parlamento deve considerare prioritario. Ma in questo momento, nella giornata di oggi, abbiamo il dovere di dire che dissentiamo fortemente da questa decisione della Corte di Cassazione”. Donato Bruno, senatore di Forza Italia, ribatte: “Invece di commentare la sentenza, credo che dovremmo commentare l’andamento dei processi in Italia”. E sottolinea: “È troppo facile oggi dire che la Cassazione ha assolto i colpevoli: la Cassazione ha applicato la legge, perché quando la legge prescrive, per un reato, il decorso di un numero di anni quasi illimitato e non si arriva ad esprimere una decisione, si deve parlare di mala giustizia. Non si tratta, però, di una mala giustizia dipendente dal giudizio della Cassazione, bensì da quello che il Parlamento non riesce a fare”. Bruno rincara: “Senatore Zanda, non speculiamo su un fatto così grave. Se un monito deve venire da quella sentenza, il monito è solo per noi, per le nostre responsabilità, perché non siamo riusciti negli anni ad approvare quella necessaria riforma sulla giustizia che metta al centro non l’avvocato, non il magistrato, ma il cittadino. Oggi si tende molto spesso a dare alla magistratura una copertura che non le è dovuta”. Concorde in parte con il senatore di FI, tra le proteste del gruppo Pd, è Carlo Martelli del M5S: “La Cassazione ha correttamente applicato la legge. Ma la colpa di questa legge però è vostra, non del magistrato, perché la legge sulla prescrizione l’avete votata voi. Il M5S non ha partecipato a questa cosa. Quindi, nel momento in cui voi vi dissociate, da cosa vi dissociate? Da voi stessi? Una dissociazione del cervello? La bocca dice una cosa e il cervello ne dice un’altra? La prescrizione ve la siete votata voi”
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