Prima sentenza della Corte dei Conti nell'ambito dell'inchiesta sull'uso di soldi pubblici per spese personali. L'autodifesa davanti ai giudici: "Ho confuso le carte di credito e ho pagato per errore pranzi e cene con soldi del Gruppo"
È il primo che la Corte dei Conti ha condannato a risarcire dopo l’inchiesta fondi Sardegna. Silvestro Ladu, ex senatore Pdl, pagherà 252mila euro. Mentre il processo ordinario davanti al Tribunale di Cagliari nei suoi confronti è ancora in corso, per l’accusa di peculato nell’ambito dell’inchiesta sull’uso dei fondi ai gruppi del Consiglio regionale, Ladu è stato già condannato, per la stessa vicenda, dai giudici della Corte dei Conti. I magistrati contabili della Sardegna hanno agito autonomamente, come prevede la norma, senza attendere la sentenza del procedimento principale.
Secondo la sentenza, di oltre 70 pagine, l’ex senatore Pdl quando era presidente del gruppo Fortza Paris, all’interno del Gruppo misto, ha “gestito personalmente le provvidenze economiche” sia tramite carta di credito con importi “non corrispondenti agli scopi istituzionali”, sia in contanti che con assegni con una “totale assenza di documentazione”. Fatti che risalgono alla scorsa legislatura tra il 2004 e il 2009, quando era governatore Renato Soru.
Nell’ultima udienza ad ottobre, Ladu ha detto di avere confuso le carte di credito e di aver pagato per errore pranzi e cene con soldi del Gruppo. Per il danno all’erario, il politico è il primo ad essere stato condannato nell’ambito della vicenda sull’uso dei fondi per la quale sono indagati una novantina di consiglieri per molti dei quali sono in corso i processi. In particolare quello per Ladu è stato aggiornato al 15 gennaio.