Polemiche contro il sito di Gianroberto Casaleggio “Tze tze” e spaccature interne sui rendiconti. Tornano i malumori tra i parlamentari 5 stelle. Dopo l’annullamento della riunione del 19 novembre per parlare, tra le altre cose, di rimborsi e strategie politiche, le discussioni si spostano in rete. Così il deputato Aris Prodani ha scritto su Twitter: “Io non clicco Tze Tze. Falsi scoop, titoli che non corrispondono ai contenuti, ma tanta, tanta pubblicità”. Il riferimento è al portale della Casaleggio associati che raccoglie e rilancia notizie legate al Movimento 5 stelle. Il tweet di Prodani è stato poi rilanciato in rete da un altro deputato 5 Stelle, Walter Rizzetto, tirato in ballo proprio dal tweet del collega assieme al collega Tancredi Turco. Tant’è che Rizzetto ha ironizzato: “E che c’entriamo Turco ed io? Ce cacciano tutti”. Prodani ribatte con una nuova stoccata: “Mi sembra di aver detto qualcosa di incontestabile..”.
Ma il clima all’interno del gruppo non è dei migliori. La preoccupazione è per le elezioni Regionali del weekend in Calabria e in Emilia Romagna. Il leader Beppe Grillo non ha previsto comizi e il timore è quello di ottenere risultati poco incoraggianti. I più critici cercano di evitare le polemiche fino al giorno del voto, ma l’aria si fa sempre più pesante e se il risultato fosse poco soddisfacente potrebbe scoppiare più di un problema.
A far discutere oggi anche l’iniziativa su Facebook di alcuni attivisti che hanno proposto un mailbombing contro i parlamentari che hanno deciso di non pubblicare i rendiconti sul sito “tirendiconto.it”. Si tratta di 18 deputati, la maggior parte dei quali sostiene di non aver provveduto perché in disaccordo con la nuova gestione che ha visto il passaggio dei dati su spese, affitti e simili allo staff di Beppe Grillo. In realtà, molti hanno rendicontato -e restituito quanto non speso versando al fondo ad hoc per le Pmi- sulle proprie pagine personali, vale a dire blog e simili. E tutti, dicono, hanno comunicato la restituzione ai capigruppo. Ma l’assenza dei dati nell’apposito spazio ‘tirendiconto’ ha attivato la protesta, che dal tam tam di Facebook ora viaggia via mail. Anche se, stando a quanto riportato, le adesioni degli attivisti sono ancora molto limitate.
Alcuni attivisti hanno deciso di inviare email alle caselle di posta elettronica dei parlamentari stellati ‘in regola’ chiedendo la ‘testa’ dei loro colleghi. La vicenda ha creato parecchi malumori, alimentando i sospetti che dietro l’iniziativa si nasconda una resa dei conti interna ai parlamentari. Soprattutto perché tra i sostenitori dell’iniziativa figura Alessandro Battaglia, segretario personale della senatrice Laura Bottici, questore di Palazzo Madama. Battaglia rilancia il mailbombing dalla sua pagina Fb, invitando i suoi follower a fare lo stesso.
Falsi scoop, titoli che non corrispondono ai contenuti, ma tanta, tanta pubblicità. #iononcliccoTzeTze @w_rizzetto @tancrediturco
— Aris Prodani (@ArisProdani) November 20, 2014