È la prima grande banca tedesca a rompere il tabù, annunciando tassi negativi, a partire da dicembre, sui “depositi molto consistenti” di “alcuni business clients, di grandi gruppi imprenditoriali e di investitori istituzionali”. I soldi sul conto corrente presso Commerzbank, insomma, invece di aumentare, diminuiranno, a causa di un “onere sul deposito” che si stabilirà individualmente. Una misura che è stata giustificata, al Wall Street Journal Deutschland che ne ha dato notizia, con i tassi negativi imposti a Francoforte sui depositi overnight delle banche alla banca centrale (-0,10 a partire da giugno, saliti a -0,20% a settembre). E anche Deutsche Bank, starebbe affrontando con i suoi grandi clienti la questione dei tassi negativi.
I tassi “punitivi” sono già stati introdotti a novembre da un piccolo istituto di credito della Turingia, la Deutsche Skatbank, che ha colpito i correntisti privati con depositi di valore superiore ai 500mila euro, con un tasso negativo dello 0,25%: un caso che ha già suscitato un certo clamore nel Paese che sui tassi di interesse a zero decisi da Mario Draghi ha da tempo i nervi tesissimi. Per molti è la dimostrazione che le politiche dell’Eurotower penalizzano i contribuenti, colpendo il risparmio. Del resto i rappresentanti della categoria si tengono, in proposito, le mani libere: “ogni istituto dovrà confrontarsi col tema”, aveva commentato in proposito Juergen Fitschen, alla guida della Deutsche Bank, nella sua funzione di presidente dell’associazione federale delle banche tedesche BdB, richiamando poi a un generico “senso di responsabilità”.
Diversi esperti, però, in un dibattito subito incandescente, hanno rassicurato: i piccoli risparmiatori non sono a rischio. Anche Commerzbank, secondo istituto del Paese, ha chiarito che non imporrà i prelievi sui conti dei correntisti privati né su quelli di piccoli e medi imprenditori. Intanto la decisione annunciata rinfocola il fronte delle polemiche contro Draghi: “Ora si mostrano gli effetti collaterali dell’attuale politica monetaria in Europa – ha commentato alla Reuters il direttore generale dell’associazione dell’Industria tedesca e delle Camere di commercio DIHK Martin Wansleben -. Invece di promuovere gli investimenti, i tassi negativi della Bce costituiscono nuovi pesi per l’economia”. Registro analogo nei commenti del presidente delle imprese familiari, Lutz Goebel: “La Bce non può aiutare l’Ue, battendo moneta sul mercato attraverso i tassi negativi”.