Dal 23 al 30 novembre il Sori Winter Jazz festival animerà la cittadina ligure: da Mala Waldron al trio guidato dal chitarrista emiliano Filippo Cosentino, fino alle master class che offriranno agli studenti di musica la possibilità di approfondire la conoscenza tecnica di uno strumento
A Sori è sempre tempo di jazz, anche alle porte dell’inverno. Dopo aver raggiunto le 27 edizioni con il celebre festival estivo, il borgo alle porte di Genova ospiterà, dal 23 al 30 novembre, la prima edizione invernale di SoriWinterJazz. Questa volta il palco del Teatro di Levante offrirà ai jazzofili un intero cartellone sotto il segno del trio, per celebrare quell’espressività e duttilità che la formazione a tre ha concesso ai musicisti di ogni tempo, dal Bill Evans Trio sino ai nostri giorni. L’esordio di domenica 23 è affidato alla newyorkese Mala Waldron, figlia del compositore e indimenticato pianista jazz Malcolm Earl Waldron. Questa raffinata interprete nel corso della sua carriera ha unito la sua voce black contralto ad un gusto pianistico accattivante. Sarà accompagnata da due ottimi musicisti con cui collabora già da molto tempo, ovvero il bassista Giovanni Sanguineti e il batterista Paolo Franciscone.
Si continua giovedì 27 novembre con il trio già “rodato” dei The Creackerjacks. Tiziana Ghiglioni, conosciuta ai più come la voce che ha affiancato Mal Waldron nei suoi concerti italiani, vede al suo fianco l’eclettismo chitarristico di Simone Massaron e l’attitudine free jazz dei sax di Piero Bittolo Bon. Il loro concerto sarà una passeggiata in libertà tra jazz e poesia, con musiche originali composte dal trio affiancate a testi di Balestrini, Erba e John Donne. Venerdì 28 sale sul palco il trio guidato dal chitarrista emiliano Filippo Cosentino, con Carlo Chirio al basso e Carlo Gaia alla batteria. I tre presenteranno l’ultima uscita discografica di Cosentino, “Human Being”, che contiene una preziosa featuring di Michael Rosen al sax, e si caratterizza per un jazz “accessibile” e non poche contaminazioni esotiche.
Tradizione e deformazione jazz sono, invece, gli ingredienti del concerto “Come prima” di sabato 29, che impegnerà il sax tenore e pianoforte di Antonio Marangolo, il basso di Dino Cerruti e la batteria di Rodolfo Cervetto. Marangolo, apprezzato jazzman siciliano, con alle spalle un passato rock e collaborazioni con artisti del calibro di Conte, Fossati, Guccini e Capossela, stupirà il pubblico di Sori con un live che rivisita (e stravolge) la tradizione jazzistica. Non saranno solo i concerti ad animare il borgo di Sori. Infatti al festival si affiancheranno anche delle master class condotte da musicisti di fama internazionale. Questi corsi offriranno a giovani studenti di musica la possibilità di approfondire la conoscenza tecnica di uno o più strumenti nell’ambito jazz. A coronamento delle master class, domenica 30 novembre dalle ore 18 in poi, gli allievi si potranno esibire in una jam session che chiude la kermesse. “OpenFreeJazz” è una festa che vedrà la partecipazione di gruppi di recente o nuova formazione (Uma Quartet, Extriò, Jazz 5unrise, Maiden Voyage Project), i quali mescoleranno l’estro di arrangiamenti originali con incursioni tra funk e bossa nova.
Il biglietto per i live serali costa 12 euro (10 con riduzione) ed è acquistabile sul sito www.happyticket.it.