La rubrica di notizie ai margini della realtà.....o quasi. In questa puntata: la morte del sindaco degli scandali, record mancati nel Maine, la giostra più veloce del mondo e la guerra ai 'sollecitatori'
A Natale regala una canna – Il Natale si avvicina rapidamente e per tutti è arrivato il momento di farsi venire le idee giuste per dei regali originali. E allora, che ne dite dei negozi che vendono (legalmente) la marjuana come quelli in Colorado e delle loro iniziative promozionali? Per loro, il prossimo Natale consiste nella prima occasione per cercare di catturare dei nuovi clienti che vogliono regalare qualcosa di sicuramente… innovativo. Quindi largo ai pacchi regalo, alle offerte speciali, alle gift cards e anche ai più svariati oggetti utilizzati come contenitori per la classica maria. Volete un modellino di camion, con nel cassone dell’erba? On line lo trovate senza problemi, così come diversi prodotti alternativi, tipo bagnoschiuma o creme per il viso, tutti a base ovviamente di marjuana. I “cannagifts” rischiano di diventare il vero trend delle prossime festività, con però un importante limite agli acquisti: non pensate, infatti, di potervi far spedire i regali comprati via mail in stati (americani) o paesi (stranieri), dove la cannabis a scopo terapeutico non è ancora stata legalizzata. Al posto del corriere, si potrebbe presentare anche qualcun altro, non propriamente ben disposto, alla consegna della merce…..
E’ morto il sindaco degli scandali – Marion Barry, uno dei personaggi più controversi della politica americana, è morto la scorso weekend dopo essere svenuto per strada nella sua Washington D.C. città della quale era stato sindaco per ben quattro mandati. A parte i suoi comportamenti spesso bizzarri ed anacronistici, frequentemente in opposizione con i dettami del partito democratico al quale apparteneva, all’inizio degli anni novanta Barry divenne famoso per un scandalo che riempì pagine e pagine delle cronache di tutt’America. L’FBI lo arrestò infatti in flagranza di reato mentre, in compagnia di una sua ex amante (rivelatasi poi un’informatrice della polizia), fumava crack in un hotel della capitale, della quale era il primo cittadino in carica. Il video girato dagli agenti, appostati dietro un finto specchio, ritraeva Barry nel momento dell’arresto, mentre dava della “buona donna” alla ragazza, maledicendo il momento in cui era entrato in quella stanza. Qualche mese dopo, l’oramai ex sindaco fu condannato a due anni di prigione, rischiando anche di aggravare la sua posizione dopo aver chiesto ed ottenuto ad una secondina una ‘performance orale’ in carcere. Ma siccome tutto il mondo è paese (all world is a country….) nel 1995, al termine di una poderosa galoppata mediatica che lo riportò sulle scene politiche di Washington, Barry fu rieletto sindaco, come se niente fosse accaduto. Questo grazie soprattutto ad una campagna elettorale pro afroamericani, ottenendo che molti neri disillusi, quella volta, andassero a votare.
Negli Usa è guerra ai ‘sollecitatori’ – Da domenica scorsa possiamo dire che si è ufficialmente aperta una guerra, quella degli americani contro i “catcallers”, in pratica quelli che per strada, davanti ad un negozio, alle fermate del tram, insomma ovunque, tentano di rifilarti una promozione, di convincerti a fare un massaggio o di provare un nuovo tipo di caffè alle erbe. Con i tribunali staunitensi intasati da decine di migliaia di denunce di cittadini, stufi del continuo disturbo, il problema dei “catcallers” ha recentemente preso una piega diversa con l’accoltellamento a San Francisco di un passante da parte di un “sollecitatore”. L’uomo aveva reagito ad un marcamento stretto al quale era stata sottoposta la sua fidanzata. Badate bene, non stiamo parlando di “vu cumpra” o venditori ambulanti, ma di persone che, soprattutto nelle grandi città, tentano con ogni tipo possibile di scusa di fermare chiunque, pretendendo di essere ascoltati. Recentemente, un giornalista newyorkese ha ripreso con una telecamera GoPro una sua giornata da uomo normale, con l’aria spaesata,v estito con t-shirt e jeans, per le vie della Grande Mela. In dieci ore è stato fermato o sollecitato più di 100 volte, con le proposte più assurde che possiate immaginare.
La giostra più veloce del mondo – E’ stato ufficialmente presentato quello che è destinato a diventare l’ottovolante più alto e più lungo di tutti i tempi. Lo Skyscraper inizierà a funzionare solo nel 2017, ma i suoi numeri sono da vero….capogiro. Attorcigliato attorno ad una torre alta quasi 200 metri, l’ottovolante raggiungerà i 200 chilometri all’ora in tre secondi e mezzo, facendo viaggiare i passeggeri dei suoi vagoncini tra continui cavatappi, 360 e drop a 90 gradi per quasi quattro minuti di durata della corsa. Per capire meglio di cosa stiamo parlando, su Youtube, potete godervi un video virtuale su come sarà lo Skyscraper.
Maine, record mancano di camicie di flanella a quadrettoni – Niente da fare, l’università del Maine non è riuscita ad entrare nel guinness dei primati. Il tentativo riguardava la possibilità di raccogliere nello stesso ambiente più di mille persone vestite con una camicia di flanella a scacchi, quella classica dei boscaioli. Sarà stato il tempo “freddino” (-3 gradi) o lo scarso appeal della partita di football americano utilizzata per battere il record, fatto sta che meno di mille spettatori si sono presentati allo stadio con il dress code richiesto, mentre il record da battere era fissato a 1090. E questo nonostante l’università avesse deciso di regalare una camicia a quadretti a tutti gli spettatori arrivati sul posto impreparati. Per la cronaca, l’università del Maine ha poi anche perso sul campo la partita di football.
“Torna a casa micio” – Sempre nel Maine, l’avventura di un gattino disperso potrebbe davvero ispirare uno dei prossimi film della Disney. Smarritosi in New Mexico all’inizio di novembre, Spicy – questo il nome del felino – è stato ritrovato due settimane dopo, in una borsa di nylon, in un magazzino di Westbrook, cittadina del Maine appunto. In totale, il gattino ha percorso più di quattromila chilometri, probabilmente a bordo di un camion che trasportava oggetti destinati ad una vendita per beneficenza. La mancanza di cibo ed acqua l’ha decisamente provato, ma secondo i veterinari locali, dopo qualche giorno di cure, potrà tranquillamente tornare nel suo New Mexico, coccolato dai suoi padroni, tra i più sorpresi dalla notizia del ritrovamento.