I grandi imprenditori stranieri stanno fuggendo dall’Italia. In cinque anni, dal 2008 al 2012, i big esteri sono diminuiti del 5,7 per cento. Una riduzione che si traduce in meno posti di lavoro, che sono calati del 10,7 per cento. È la fotografia dell’Istat sui gruppi di impresa in Italia che crescono in numero ma non in termini di occupati. Più di 90mila gruppi con oltre 206mila imprese attive e 5,6 milioni di addetti. E mentre è cresciuto il numero delle aziende rispetto al 2011 (+1,5%), non si è avuto alcun beneficio sul numero dei posti di lavoro, diminuiti dello 0,9 per cento. Dando uno sguardo generale, più della metà degli addetti lavora in gruppi con più di 500 dipendenti. Infatti, pur essendo queste aziende solo l’1,5% occupano più di 3 milioni di addetti, il 57% del totale.
Secondo l’Istat cresce il numero complessivo delle imprese, quindi, ma ci sono meno big sul territorio italiano. Rispetto al 2011, il numero di gruppi con più di 500 addetti si riduce dello 0,1% in termini numerici e dell’1,2% in termini di addetti. Ma l’andamento negativo dei grandi gruppi che operano in Italia emerge con più chiarezza se si considera un intervallo temporale più ampio: rispetto al 2008 il numero dei gruppi con almeno 500 addetti sono diminuiti del 2 per cento. Un cambiamento che ha portato una riduzione del 4% degli addetti.
In particolare, mentre i gruppi a controllo italiano si riducono in termini di numerosità dello 0,1% e in termini di addetti dell’1%, quelli a controllo estero rispettivamente del 5,7% e del 10,7%. Il numero di imprese attive residenti appartenenti ai grandi gruppi subisce in media un calo del 21% (21,2% per i gruppi a controllo italiano e -20,2% per i gruppi a controllo estero). Rispetto alla tipologia delle imprese, in generale il 75,5% dei gruppi ha una struttura elementare costituita da una o due imprese attive, mentre quelli con strutture più articolate (più di 10 imprese residenti) sono la minoranza ma rivestono un ruolo decisivo dal punto di vista dell’occupazione, con quasi due milioni di addetti.
In media, i gruppi di impresa hanno una struttura organizzativa semplice, svolgono poco meno di due attività diverse e sono presenti in una sola regione. Anche se il 10,4% dei gruppi con almeno una impresa attiva residente è controllato da un soggetto non residente, sono quindi filiali di multinazionali estere e occupano il 22,9% degli addetti. Il settore dell’intermediazione monetaria e finanziaria mostra, in termini occupazionali, una presenza rilevante di società di capitali appartenenti a gruppi (87,8%); seguono il settore dell’industria (57,2%) e degli altri servizi (54,4%).