Il voto alle regionali dell’Emilia Romagna segna una nuova pietra miliare nella storia della Lega Nord. Il partito più vecchio d’Italia ha raccolto un consenso inimmaginabile solo qualche mese fa, sfiorando il 20% dei voti e raddoppiando il dato in termini assoluti rispetto alle scorse europee. Sullo sfondo resta l’astensionismo e anche Matteo Salvini ne riconosce il peso negativo. “Abbiamo quadruplicato il nostro dato, ovviamente sono felice”. E quando gli si chiede del futuro del centro destra non la butta in politica, ma prova a virare su temi concreti: “Vogliamo costruire un’alternativa al renzismo, che ha fallito. Vogliamo un’immigrazione controllata e vogliamo meno tasse“. Il leader del Carroccio dice di non aver ancora sentito Berlusconi: “Quando lo sentirò – puntualizza – gli chiederò di sedersi a un tavolo e di aprire una discussione dati alla mano”. E sulla possibilità di un futuro alla guida del centrodestra conclude: “Il leader del centrodestra lo si sceglierà nelle piazze, non nelle sedi di partito. Ci sono tanti nomi, anche io sono a disposizione” di Alessandro Madron