L'authority impone di tenere fuori dalla mobilitazione proclamata da Cgil e Uil anche il servizio di trasporto pubblico locale del Lazio, della Sicilia e quelli di Crotone, Firenze, Potenza e Trento. In caso contrario non sarebbe rispettata la distanza minima tra scioperi nello stesso settore
La Cgil ha spostato la data per andare incontro alle richieste della Uil e allargare così il fronte della mobilitazione. Ma il giudizio dell’Autorità di garanzia sullo sciopero generale del 12 dicembre diventa ancora più severo rispetto a quello emesso per l’astensione dal lavoro convocata in precedenza per il 5: non dovranno essere toccati, a livello nazionale, né il trasporto aereo né quello ferroviario, mentre a livello territoriale non potranno scioperare i dipendenti delle società di trasporto pubblico del Lazio e della Sicilia e nemmeno di quelle di Crotone, Firenze, Potenza e Trento.
In caso contrario, scrive la commissione di garanzia in una nota che sottolinea l'”irregolarità formale della proclamazione”, “nel trasporto ferroviario non verrebbe rispettata la regola dell’intervallo minimo di dieci giorni tra scioperi nello stesso settore, a causa di una precedente proclamazione per il 13 e 14 dicembre prossimi. Quanto al trasporto aereo, è stata precedentemente comunicata un’azione di sciopero del personale Enav per il 15 dicembre prossimo, relativa al centro aeroportuale di Fiumicino“, che è “considerato dalla normativa di riferimento di rilievo nazionale e, dunque, preclusivo di altri scioperi ad un intervallo inferiore a dieci giorni”. Infine “per le medesime ragioni, legate a scioperi precedentemente proclamati, devono essere escluse dallo sciopero generale alcune città italiane, con riferimento al settore del trasporto pubblico locale: Cotral del Lazio, Ataf di Firenze, F.lli Romano di Crotone, Cotrab di Potenza, Ast della Sicilia, Trentino Trasporti di Trento”.