Cambiando si cresce, crescendo si cambia. Questo in sintesi il passaggio della piccola Hyundai i 20 dalla prima alla seconda generazione. Un’auto più consapevole, più grande e più matura, perché il marchio coreano continua a evolvere così come la percezione del pubblico. Sulla i20, l’evoluzione è sia stilistica sia tecnologica: un piano, quest’ultimo, che vede i coreani in netto recupero rispetto ai collaudati tedeschi e francesi.
Però sono le linee, per prime, a mostrare che la i20 ha lasciato il passato alle spalle: fuori, forme più solide, gruppi ottici avvolgenti, nella sezione posteriore alcuni rimandi alla più grande i30, ma nulla che possa considerarsi un banale copia incolla. L’idea di continuità tra i modelli di famiglia si scopre invece salendo a bordo: la plancia presenta diverse similitudini con la sorella minore, la recente i10. Il design è più pulito e lineare rispetto al passato e i comandi sono dove dovrebbero essere, segno che l’ergonomia è stata attentamente studiata. E se da un lato manca forse di un po’ di originalità, dall’altro la qualità costruttiva degli interni così come quella dei materiali è decisamente di buon livello.
L’attenzione ai dettagli è evidente, ma non nell’infotainment (cioè i dispositivi che regolano la connettività in vettura) che sulla i20 è piuttosto povero. Sulle versioni top è di serie la cosiddetta “docking station”, che – al di là del nome articolato – altro non è che un supporto per lo smartphone: connessi sì, dunque, ma sfruttando le funzionalità del telefono cellulare. In futuro invece arriverà la suite di servizi di Tom Tom e la plancia si arricchirà di un display touch dedicato. Ma se nella multimedialità la Hyundai i20 non spicca, la piccola può comunque vantare un’abitabilità degna di nota per la categoria. E i 326 litri di volume del bagagliaio permettono di usare la vettura anche al di fuori dell’ambito cittadino.
La gamma delle motorizzazioni è simile a quella della precedente i 20, ma tutte le unità sono state modificate per rispondere alle ultime norme anti-inquinamento Euro 6. Per ora i benzina sono tutti aspirati, ma il futuro riserverà alcune interessanti sorprese, fra cui una versione a Gpl e un 1.0 turbo. Tra le trasmissioni disponibili sorprende la presenza di un automatico a quattro rapporti, un elemento “vintage” rispetto a quanto offrono i concorrenti che difficilmente sarà apprezzato sul nostro mercato.
Su strada, la Hyundai i20 ha il pregio di mettere subito a proprio agio i suoi occupanti. Il comfort e la silenziosità di marcia sono i suoi di forza. La i 20 divora la strada con parsimonia e si mostra preparata sia in materia urbana sia extra-urbana. Il propulsore turbodiesel 1.4 CRDi perde efficacia sopra i 3.000 giri/min e nonostante i 90 cavalli non ha tutto questo brio, ma sposa bene l’indole garbata della vettura coreana. Lo sterzo non trasmette in maniera molto diretta il movimento delle ruote, ma sulla i 20 non si deve cercare sportività. Fra qualità, silenziosità e comfort, il giudizio complessivo è positivo: l’arrivo della nuova i20 fa tremare più di una concorrente.
Nuova Hyundai i20 – la scheda
Che cos’è: è la piccola di casa Hyundai. Secondo Hyundai Italia, si guadagnerà un posto nella top ten del segmento B, quello della Punto e della Polo, per intenderci, che nel nostro Paese vale il 30% del mercato
Che cosa cambia rispetto alla serie precedente: più grande (+3 cm in lunghezza) e più efficiente, il mutamento è stato radicale. Tanto che la Hyundai i20 nasce su una piattaforma di nuova concezione. Le motorizzazioni sono quelle della serie precedente, ma completamente aggiornate
Principali concorrenti: Volkswagen Polo, Ford Fiesta, Renault Clio, Peugeot 208, Kia Rio
Dimensioni: lunghezza 4,03 metri, larghezza 1,73 metri, altezza 1,47 metri
Massa: da 980 kg
Varianti di carrozzeria: la Hyundai i20 è commercializzata solo in configurazione 5 porte. Nel 2015 arriverà il modello coupé a 3 porte
Motori a benzina: 1.2 MPI da 75 CV, 1.2 MPI da 84 CV e 1.4 MPI da 100 CV. Tutti i propulsori sono Euro 6. Nel 2015 arriveranno il motore bifuel benzina-Gpl e il nuovo tre cilindri “mille” turbo
Motori diesel: 1.1 CRDi da 75 CV e 1.4 CRDi da 90 CV. Entrambe le unità rispondono alla norma anti-inquinamento Euro 6
Cambi: manuale a cinque marce (con 1.2 MPI 75 e 84 CV), manuale a sei (con 1.4 MPI, 1.1 CRDi e 1.4 CRDi) e automatico a quattro rapporti (con 1.4 MPI)
Trazione: anteriore
La versione che consuma meno: il turbodiesel 1.1 CRDi da 75 CV, il consumo omologato nel ciclo combinato è pari a 3,8 l/100 km
Piace: la qualità della vettura è di buon livello; silenziosa in ogni condizione di marcia, la i20 risulta confortevole e relativamente spaziosa
Non convince: deludente lo sterzo per ciò che concerne la dinamica di guida. La i 20 difetta sotto il profilo dell’infotainment, aspetto su cui la concorrenza, soprattutto francese, ha deciso invece di puntare molto
Produzione: Izmit (Turchia)
Prezzi: da 13.200 a 16.800 euro. Prezzi riferiti al propulsori a benzina. Non è ancora stato comunicato il listino definitivo
In vendita: la nuova Hyundai i20 sarà ordinabile a partire dalla fine di novembre, mentre il lancio commerciale avverrà nel mese di gennaio