“Perché ci fate queste domande? Chiedete a qualcun altro”. Cattleya, casa produttrice della serie tv Gomorra e vittima di racket da parte del clan camorrista Gallo, non si è costituita parte civile nel processo per estorsione in corso a Napoli. Sul banco degli imputati, il boss Francesco Gallo e i suoi genitori. Due attori di punta del cast, Marco D’Amore (alias Ciro Di Marzio) e Marco Palvetti (alias Salvatore Conte), non intendono commentare e si limitano a ribadire la “specchiata onestà e buona fede della casa di produzione”. All’incontro per il lancio del dvd e blue ray della premiata serie televisiva, alla libreria Feltrinelli a Milano, si dicono tranquilli perché sanno bene con chi hanno lavorato. Eppure, tre manager dell’azienda sono indagati per favoreggiamento. E nelle intercettazioni degli inquirenti, lo sceneggiatore Pasquale Meduri si augura che l’affitto di “villa Savastano”, al centro dell’inchiesta, finisca nelle mani del boss Francesco Gallo anziché dello Stato. “Quest’affermazione non l’ho letta, non so se rispecchi la realtà”, è la risposta di D’Amore di Stefano De Agostini
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