“Dobbiamo continuare con questa mobilitazione per ribadire che il governo non ha il consenso della maggioranza delle persone che lavorano, dei giovani e dei precari“. Così il segretario generale Fiom Maurizio Landini sul del Jobs Act entrando al Mise per il tavolo sulla vertenza Ast di Terni. “La battaglia – continua – non è assolutamente conclusa dobbiamo continuare anche dopo lo sciopero generale”. Sui 33 parlamentari Pd che non hanno votato il Jobs Act, il leader delle tute blu Cgil sostiene che sia un fatto “importante in vista della mobilitazione del 12 dicembre”. Infine sul piano Juncker: “Gli imprenditori italiani, invece di chiedere di poter licenziare, tirino fuori i soldi invece che portarli all’estero e comincino ad investire in Italia” di Manolo Lanaro