Martedì scorso Nando Pagnoncelli di Ipsos Italia ha mostrato durante la trasmissione DiMartedì su La7 un cartello in cui appariva chiaramente quanto sia calata da giugno a oggi la percentuale di italiani e italiane che dichiarano di avere fiducia in Matteo Renzi. Secondo il sondaggio Ipsos, Renzi è passato da un gradimento massimo del 70% nel giugno 2014, a un calo continuo da luglio 2014 a oggi: 66% in luglio, 61% in settembre, 54% in ottobre, 51% una settimana fa, 50% oggi.

Si sta preoccupando Renzi per questo calo netto e continuo? Secondo me no, e ha ragione a non farlo perché, data l’assenza di una vera alternativa di centrodestra, in caso di elezioni il calo si tradurrebbe solo in astensione. E lui vincerebbe. Non a caso, ha definito l’astensione alle elezioni regionali di domenica scorsa “un problema secondario”. In una democrazia sempre più vicina al modello statunitense, in effetti lo è. Non sto dicendo che sia un bene, sto solo descrivendo la realtà.

Renzi -AlSisi-540

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