Cucina

Roma Food&Wine Festival 2014: i piatti della tradizione rivisitati da 18 chef

Proposte gastronomiche che spaziano dalla coda alla vaccinara alla "Zuppa di Plinio" e competizioni culinarie, come quella "all'ultimo colpo di mortaio": il 30 novembre si terrà infatti l'ultima selezione per la partecipazione al Campionato mondiale di pesto alla genovese. Numerosi i vini selezionati per le degustazioni aperte al pubblico

di Giulia Cacopardo

Dopo Merano ci spostiamo a Roma, dove per il prossimo weekend Helmuth Köcher, fondatore del Merano WineFestival, e Paolo Marchi, ideatore di Identità Golose, hanno pensato ad organizzare la seconda edizione romana di Food&Wine Festival. Dal 29 novembre al 1° dicembre l’appuntamento è dunque all’ultimo piano di Eataly. 18 chef proporranno i piatti della nostra tradizione italiana rivisitati in chiave contemporanea e si alterneranno con presentazioni in diretta. Giusto qualche assaggio… Cesare Battisti del Ratanà di Milano presenterà “La coda alla vaccinara è caduta nel risotto”, mentre Andrea Provenzani de “Il Liberty” a Milano proporrà una sua versione di cous cous – un’interessante spremuta di Sicilia – un cous cous allo zafferano, ricciola, pesto al finocchietto, limone candito e pistacchi, cipolla al marsala e latte di mandorla. Daniele Usai de “Il Tino” di Roma preparerà la “Zuppa di Plinio”, una zuppa di pesce locale con estratto di pino mugo e pinoli.

Cesare Battisti del Ratanà di Milano presenterà “La coda alla vaccinara è caduta nel risotto”, mentre Andrea Provenzani de “Il Liberty” a Milano proporrà una sua versione di cous cous

Assisteremo anche ad una sfida “all’ultimo colpo di mortaio”: la mattina di domenica 30 novembre si terrà infatti la gara eliminatoria valida per la partecipazione al Campionato Mondiale di Pesto Genovese al Mortaio. Le gare eliminatorie permettono al vincitore di partecipare di diritto al Campionato. Il Campionato Mondiale di Pesto Genovese al Mortaio è una competizione che si svolge ogni due anni nel Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale a Genova. I 100 concorrenti, professionisti o appassionati, possono provenire da tutto le parti del mondo e sono selezionati attraverso gare eliminatorie internazionali. La sesta edizione del Campionato si terrà nella primavera del 2016. La scorsa edizione, tenutasi quest’anno, è stata vinta da Alfonsina Trucco, una 86enne che ha battuto tutti i concorrenti con la sua abilità e l’uso dell’antico mortaio di famiglia. Alla scorsa edizione hanno gareggiato anche 23 concorrenti stranieri provenienti da Stati Uniti, Canada, Giappone, Libano e da più parti d’Europa.

La scorsa edizione del Campionato Mondiale di Pesto alla genovese, tenutasi quest’anno, è stata vinta da Alfonsina Trucco, una 86enne che ha battuto tutti i concorrenti con la sua abilità e l’uso dell’antico mortaio di famiglia

Gli ingredienti e gli strumenti di cui possono servirsi i partecipanti sono solo quelli messi a disposizione dall’organizzazione ad eccezione del proprio mortaio. La ricetta ufficiale del Campionato mondiale prevede che per il pesto si usi rigorosamente basilico genovese DOP della riviera ligure, aglio di Vessalico della provincia di Imperia e olio extravergine di oliva DOP Riviera Ligure.
Numerosi i vini selezionati per la degustazione aperta al pubblico di questa edizione romana di Food&Wine, ma solo 4 saranno le degustazioni guidate. Sabato pomeriggio, la prima verticale sarà di “Amedeo” Custoza Superiore DOC dell’Azienda Agricola Cavalchina. La degustazione riguarderà 6 annate dal 2004 al 2013. Il nome del vino “Amedeo” prende spunto da un episodio accaduto durante la battaglia di Custoza, durante la quale il Principe Amedeo di Savoia fu ferito nei vigneti di Cavalchina. L’altra, sempre nello stesso pomeriggio, sarà una verticale di 6 annate – dal 2000 al 2009 – di “Gaiun Martinenga” Barbaresco DOCG delle Tenute Cisa Asinari dei Marchesi di Grésy. Il pomeriggio di domenica 30 novembre, le degustazioni guidate proseguiranno con una verticale di 6 annate di “Molin” Lugana DOP dell’azienda Provenza Cà Maiol, un’azienda storica del Lago di Garda, e una verticale di 6 annate di Amarone Classico dell’azienda Allegrini, dal 2000 al 2010.

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