L'ex sindaco di Bari e la deputata del Partito Democratico saranno i prossimi candidati alle elezioni regionali che si terranno in primavera. In Puglia il Pd passa con il 57% dei voti, con affluenza record di 140mila aventi diritto. Primarie flop, invece, in Veneto, con solo 40mila votanti e la vincitrice che passa col 67% delle preferenze
Michele Emiliano in Puglia e Alessandra Moretti in Veneto. Sono questi i vincitori delle primarie del centrosinistra in vista delle elezioni regionali che si terranno la prossima primavera. Trionfo dell’ex sindaco di Bari che, con un’affluenza record di 140mila aventi diritto, ha ottenuto oltre il 57% delle preferenze. “E’ stata una festa bellissima – ha commentato a caldo – adesso però abbiamo la campagna elettorale, quella vera”. Vittoria sottotono, invece, per la deputata del Partito Democratico che, in Veneto, ottiene il 67% ma su solo 40mila votanti, un numero decisamente più basso rispetto alle aspettative, visto che si erano fatte stampare circa 70 mila tessere.
“L’entusiasmo di stasera – ha commentato un sollevato Emiliano – è l’entusiasmo di chi sa che stiamo andando ad affrontare problemi grandissimi e speriamo nell’aiuto della giunta Vendola che finirà il mandato con il nostro sostegno e che ci consegnerà la Puglia nelle condizioni migliori per potere vincere le elezioni in primavera”. Il nuovo candidato stempera quindi le tensioni che hanno tenuto banco negli ultimi giorni nel centrosinistra. Proprio il governatore uscente in quota Sel si era scagliato contro l’ex sindaco di Bari, dopo la decisione di un accordo tra Pd e Udc: “Così il centrosinistra non c’è più – aveva tuonato Vendola -, o ci confrontiamo o è inutile fare le elezioni domenica”. Il leader di Sinistra Ecologia e Libertà aveva poi minacciato di ritirare il proprio candidato dalle primarie, salvo poi fare marcia indietro il giorno successivo e sostenere la candidatura di Dario Stefano, che ha chiuso con il 31% dei voti dietro all’ex magistrato antimafia.
Partita meno “avvincente” quella che si è disputata in Veneto, con Moretti che ha stravinto con il 67% dei voti contro l’altra candidata, sempre in quota Pd, la senatrice Simonetta Rubinato. “C’è un tempo per tutto – ha commentato la nuova candidata del centrosinistra -, un tempo che sa unire presente e futuro, lasciando finalmente il passato alle spalle. C’è un tempo per la gioia, un tempo per i grazie, un tempo per le battaglie da combattere e poi un tempo ancora più fondamentale: quello della vittoria, che sono certa arriverà”. C’è un dato preoccupante, per Moretti, in vista delle elezioni regionali contro il candidato del centrodestra in quota Lega Nord, l’attuale governatore Luca Zaia: quello relativo all’affluenza. Meno di 40mila persone si sono presentate ai seggi delle primarie venete, molte meno di quelle che il partito si aspettava. “Un grandissimo risultato e un grandissimo ringraziamento a tutte le persone che hanno lavorato per raggiungere questo risultato”, ha commentato però il segretario regionale del Pd Roger De Menech che si dice contento dell’affluenza.