Si tratta di un 62enne, della moglie di 57 anni e del figlio di 24. I corpi sono stati ritrovati privi di vita all'interno della loro abitazione, a Refrontolo
Ha ucciso la moglie colpendola violentemente alla testa, poi si è avventato sul figlio e lo ha sgozzato, prima di impiccarsi. La strage familiare si è consumata a Refrontolo, nel Trevigiano, dove Sisto De Martin, camionista di 62 anni in pensione, è stato trovato morto nella sua casa insieme agli altri membri della famiglia. A scoprire i corpi ormai privi di vita è stato il datore di lavoro del ragazzo che, preoccupato per l’assenza del 24enne, è andato a casa sua per accertarsi che andasse tutto bene. Quando è arrivato, però, si è trovato davanti agli occhi la scena di una famiglia cancellata.
Secondo una prima ricostruzione dei Carabinieri, che escludono un intervento di terze persone, dato che non ci sono segni di effrazioni agli infissi, l’ex camionista con un lungo passato in Germania si sarebbe prima avventato sulla moglie di origini filippine, Teresa Reposon, rompendole il cranio con un oggetto contundente che non è ancora stato recuperato, poi ha finito anche il figlio Cristian tagliandogli la gola. Dopo aver compiuto il duplice omicidio, l’uomo è salito in mansarda e si è impiccato. I Carabinieri, avvertiti dal datore di Cristian, hanno trovato il corpo della donna, vestita con una tuta, vicino alla porta del bagno del piano terra, mentre il cadavere del ragazzo si trovava nella sua camera con accanto il coltello con cui è stato ucciso.
Gli investigatori non hanno ancora trovato lettere, messaggi o indizi che possano spiegare il gesto del 62enne, ma gli inquirenti esamineranno anche gli apparecchi elettronici personali e quelli presenti nell’abitazione dei De Martin per cercare di ottenere maggiori informazioni. “Stiamo aspettando una risposta alla dinamica dei fatti, forse lì c’è un perché per qualche cosa che non ha spiegazioni – commenta il sindaco, Loredana Collodel – Per noi i De Martin erano una famiglia normale, nessun problema economico, una famiglia serena, conosciuta in paese, che non si era mai fatta notare neppure per una classica discussione familiare o per qualche problema esterno”.