Studenti e precari cercano di forzare il cordone delle forze dell'ordine per arrivare al Senato, ma vengono respinti: "Chi ha scritto la riforma andava a cena con Carminati e Alemanno". Tensione anche a Torino: blitz nella sede regionale del Pd
Mentre il governo chiede e ottiene la fiducia (la seconda) al Senato sul Jobs act, per le strade di Roma la riforma del lavoro provoca ancora momenti di tensione. Da un corteo organizzato dal “Laboratorio nazionale per lo sciopero sociale” i manifestanti – studenti e precari – hanno tentato di forzare il cordone delle forze dell’ordine per arrivare davanti a Palazzo Madama e c’è stato anche un lancio di uova contro gli agenti. I partecipanti alla protesta hanno acceso anche fumogeni. Si sono registrate anche cariche (la questura le chiama “azioni di contenimento”) in via delle Botteghe Oscure: secondo l’Ansa sono 3 i manifestanti rimasti feriti, due studenti di Napoli e un precario. Altri tre contusi, secondo la questura, si contano tra i poliziotti impegnati nel servizio di ordine pubblico. Secondo un’agenzia di stampa ci sono stati anche due fermati dalle forze dell’ordine. Al momento la questura sta vagliando le immagini delle telecamere sulle divise degli agenti per identificare gli autori dei disordini.
“Chi ha scritto il Jobs Act andava a cena con la cricca di Carminati e Alemanno. Vergognatevi!” si è sentito gridare dal camion dei manifestanti durante il corteo. Il riferimento è a una foto di una cena in cui si trovavano Poletti e Massimo Carminati, cuore dell’inchiesta su “Mafia capitale”. Al grido “Circondiamo il Senato” il corteo è sfilato per le strade del centro storico di Roma. In piazza studenti, precari, disoccupati e movimenti, partiti dalla fermata della metro del Colosseo e diretti a piazza Sant’Andrea della Valle, vicino al Senato. In testa al corteo, che ha percorso via dei Fori Imperiali e attraversato piazza Venezia, un grosso striscione “Stop Jobs Act! Per salario minimo europeo e reddito di base, no Sblocca Italia-no Piano scuola”.
Tensione anche a Torino. La sede regionale del Pd è stata occupata da una quarantina di studenti indipendenti che protestano contro il Jobs Act scandendo slogan. Al momento dell’irruzione negli uffici di via Masserano erano presenti il segretario provinciale dei democratici, Fabrizio Morri, e la consigliera regionale Nadia Conticelli. Gli studenti hanno poi lasciato la sede del Pd. La polizia ha identificato i manifestanti. “Occupare una sede di partito è una iniziativa spiacevole. Stupisce vedere proprio i giovani protestare contro una riforma che vuole introdurre tutele nuove a chi finora erano negate” commenta il segretario piemontese del Pd, Davide Gariglio. “Purtroppo l’ideologia di chi sostiene l’immobilismo che avvantaggia solo alcuni, lasciando fuori i giovani, crea false credenze – aggiunge -. Gli occupanti di oggi hanno scelto un modo plateale, ma che non drammatizzerei. La democrazia deve assumersi anche la responsabilità di decidere, come Paese siamo stato fermi per troppo tempo”.