Disumane le condizioni igeniche e di sicurezza. Indagate 13 persone. Sindaco leghista: "Presto inizieranno lavori per la nuova stazione della Polizia Locale"
Blitz all’ex Foro Boario di Padova. Questa mattina (3 dicembre), intorno alle 7 e 30, polizia e Polizia Locale hanno sgomberato i locali utilizzati come dormitorio dai senzatetto. Al suo interno sono state trovate 13 persone (dieci romeni e tre serbi). Disumane le condizioni igeniche e di sicurezza all’interno dell’ex macello. Materassi, 39 giacigli di fortuna, panni, stufette e candele: questi gli unici oggetti all’interno della struttura, trasformata in abitazione dai questuanti che quotidianamente si vedono in centro città che si scaldavano con legna e cucinavano con dei fornellini, visto che non c’è né acqua né riscaldamento.
Tra loro un 54enne colpito da cinque provvedimenti di espulsione, e sei donne, tra cui una quindicenne affidata alla madre. Tutte e 13 le persone sono indagate per invasione di terreni ed edifici, sei di loro anche per ricettazione – riporta Il Mattino di Padova – dato che sul posto sono stati trovati mattoni e assi di legno proveienti dal cantiere di una ditta limitrofa, materiale del valore di 2-3 mila euro. Oltre a pezzi di biciclette, probabilmente rubate.
Plaude all’operazione il sindaco leghista Massimo Bitonci, salito alle cronache perché il 10 novembre si è rifiutato di incontrare il console marocchino per parlare dei fedeli mussulmani che abitano nel capoluogo veneto. “Ora l’area verrà bonificata, ripulita e messa in sicurezza – dice Bitonci – Sarà compito del Comune rimuovere detriti, resti di merce rubata, escrementi e quant’altro. Non posso tollerare situazioni simili: la vita delle persone che bivaccavano in quel posto era in pericolo: abbiamo ritrovato forni a legna e resti di piccoli fuochi a pochi centimetri dai giacigli improvvisati”. Infine l’annuncio del primo cittadino: “Presto inizieranno i lavori per insediare qui la nuova stazione di Polizia Locale. Se il questore sarà d’accordo, si potrà trasferire in corso Australia anche la sede della polizia di Stato, per dar luogo a un vero e proprio polo della sicurezza”. “Operazioni come queste – ha spiegato l’assessore alla Sicurezza Maurizio Saia – dimostrano che insieme si può cambiare volto alla città”.