Piacere quotidiano

Musei del Cibo a Parma, 20mila visitatori in 11 mesi

Il circuito della rete museale della provincia ha registrato un record di ingressi per l'anno in corso e si prepara a Expo 2015 implementando gli strumenti di promozione e divulgazione

Cresce l’attenzione per i Musei del Cibo della provincia di Parma. I dati di affluenza registrati il 30 novembre confermano l’andamento positivo dei mesi scorsi. Sono oltre 20mila i visitatori che hanno popolato le strutture parmigiane nell’arco di 11 mesi. Particolare rilievo per il Museo del Prosciutto che ha contribuito a questo successo con il 32 per cento di ingressi, registrati soprattutto nel mese di settembre durante il periodo del festival dedicato. A Soragna, nel Museo del Parmigiano Reggiano, è stato raccolto il 24 per cento delle visite complessive del circuito.

I dati sono emersi dall’assemblea dei soci dei Musei del Cibo, che si è svolta nei giorni scorsi e che ha ripercorso le tappe del 2014, caratterizzato dalle inaugurazioni del Museo della Pasta, a Collecchio, e della Cantina dei Musei del Cibo a Sala Baganza, che hanno arricchito il circuito ideato ormai dieci anni fa. Tra le iniziative attuate nell’anno in corso, la collaborazione con il Master Comet dell’ateneo cittadino e la sperimentazione della Card Musei del Cibo, accolta con entusiasmo e che dal prossimo anno entrerà a pieno regime. Altro aspetto fondamentale è il coinvolgimento delle scuole, con laboratori di grande qualità per le classi e le imprese del territorio a fare da supporto per dare ai bambini gli spazi per conoscere i prodotti del territorio.

Inoltre, con “Parma nel cuore del gusto” il Comune di Parma promuove la sinergia tra gli operatori culturali per la valorizzazione del territorio. L’iniziativa si inserisce fra quelle che guardano a Expo 2015. “I Musei del Cibo stanno lavorando per giungere all’appuntamento con l’esposizione universale con un’offerta di altissimo livello – ha dichiarato Maurizio Ceci, presidente dei Musei del Cibo – Il food sarà protagonista assoluto del prossimo anno e i Musei del Cibo, così come l’intero territorio, dovranno cogliere questa fondamentale opportunità di visibilità. Il circuito, ora costituito da sei percorsi museali, è un vero unicum nazionale e internazionale. Il nostro contributo per il successo del territorio vuole essere grande e lo daremo anche implementando tutti gli strumenti di comunicazione, di promozione e di divulgazione e facendoci promotori di collaborazioni di valore”.

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