“Esprimo un po’ di sollievo da un punto di vista visivo perché vedo Salvini vestito. Temevo che si presentasse stasera con la cravatta verde e l’ascella cespugliosa. Ci sono persone che sono finite in analisi per molto meno“. E’ la battuta che, a “Otto e mezzo” (La7), Andrea Scanzi rivolge al leader della Lega, Matteo Salvini, nel corso di un confronto che coinvolge il giornalista de Il Fatto Quotidiano, il segretario del Carroccio e il sottosegretario Pd Sandro Gozi. I temi toccati durante la trasmissione sono svariati: dall’inchiesta della procura di Roma sulla mafia nella capitale alla riforma della giustizia, sulla quale Scanzi e Gozi hanno un serrato botta e risposta: il sottosegretario difende l’operato del governo Renzi, la firma de Il Fatto lo accusa di “annuncite secondo lo stile renziano”. Viene affrontato inevitabilmente il tema dell’immigrazione, argomento sul quale Scanzi e l’europarlamentare della Lega hanno un vivace botta e risposta. “Il problema di Salvini” – osserva il giornalista – “è che lui alimenta il fuoco della protesta e della rabbia, ma anche dell’intolleranza. Tocca dei problemi che esistono, inventando di sana pianta delle notizie e dicendo in tv sempre le stesse bischerate titaniche, come gli immigrati negli alberghi a tre stelle. Le risposte che dà Gozi, invece, sono frasi fatte e aria fritta”. E aggiunge: “Salvini, ma esattamente tu quando lavori? Sei europarlamentare dal 2009 e hai una percentuale di assenze da record”. “Se fossi cattivo, ti querelerei” – risponde Salvini – “ma non ti querelo perché non sono cattivo. I dati delle mie presenze sono pubblici. Tarabella mi ha definito “assenteista fannullone” perché è un socialista a cui ho fatto la guerra per 5 anni“. Nel finale, colpi di fioretto tra il giornalista e Gozi. “Più parla Gozi” – commenta Scanzi – “più prende i consensi la Lega”. Il deputato Pd ribatte: “Vedo che il giornalista Scanzi, quando si danno delle risposte concrete sui contenuti, è in difficoltà e va all’attacco personale. Complimenti”. “Vado in difficoltà con persone diverse da te”, replica il giornalista. “Ma Gozi è di sinistra, dai”, commenta Salvini. “No, lui non è di sinistra” – conclude Scanzi rivolgendosi al leader della Lega – “Sei più di sinistra tu” di Gisella Ruccia
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