Si è parlato anche dell’evento previsto per domenica a Parma, organizzato dal sindaco Federico Pizzarotti, durante l’assemblea a Roma congiunta dei parlamentari del Movimento 5 stelle alla Camera. Incontro che ha visto l’esordio del coordinamento dei 5 vice votati in rete. “Non andremo per evitare strumentalizzazioni, sarebbe la nostra prima uscita pubblica, preferiamo restare a Roma visto lo scandalo mafia” afferma Roberto Fico, uno dei componenti del direttorio, in risposta alla richiesta di alcuni parlamentari di partecipare all’evento. “Abbiamo spiegato all’assemblea la nostra funzione, quella di dialogare – spiega ancora Fico – fluidificare il movimento, cioè raccordare meglio il territorio con i gruppi parlamentari, con Casaleggio abbiamo messo in campo una serie di iniziative che coinvolgeranno i comuni e sindaci 5 stelle”. “I malumori proviamo a risolverli con le discussioni, ciò che sembra strano non lo è, è una evoluzione positiva del M5s e l’assemblea dì oggi lo dimostra, è stato un colloquio proficuo per dare rilancio” osserva l’altro vice Carlo Sibilia. “Parliamo di temi, basta gossip – dice perentorio Alessandro Di Battista che poi aggiunge – non si è mai visto un capo politico dare responsabilità maggiori a dei trentenni eletti i in Parlamento due anni fa, il M5s è una forza democratica pulita, capace di spazzare via corruzione, criminalità e mafia, non più in contatto con i partiti, è i partiti”. I mal di pancia però esistono, soprattutto a livello locale. E la kermesse di Parma si potrebbe trasformare in un ritrovo dei dissidenti. “Pizzarotti non rischia nulla, è un evento previsto dal non statuto, io personalmente non vado” dichiara Riccardo Fraccaro. Gli fa eco Vincenzo Santangelo: “Nessuno verrà cacciato, chiunque se vuole può andare, io sono impegnato al Sud”. “Non ci stiamo trasformando in un partito, il colluttorio, i power rangers, battezzateli ironicamente come volete, ma i 5 potranno migliorare il movimento, io ho votato per il sì” chiosa il senatore Maurizio Buccarella di Irene Buscemi
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