Un centinaio di militanti dei Movimenti per la casa ha occupato la sede del Pd del Lazio a Roma, nel quartiere della Garbatella, esponendo uno striscione con scritto: “Le lotte sociali rovesciano il partito degli affari”. Il gesto è legato all’inchiesta che ha svelato il giro di corruzione nella politica romana, in cui era compreso anche il racket degli alloggi popolari. “Basta profitti sulla nostra pelle. Contro la corruzione e l’atteggiamento clientelare. Creano emergenza per accumulare profitti“, hanno urlato i militanti, che si sono dati appuntamento anche per un corteo il 13 dicembre sempre a Roma. Sul posto è intervenuta la polizia.
“Ora tutti parlano di terremoto – hanno dichiarato i dimostranti – compreso il Pd, ma sanno benissimo che la situazione attuale è frutto di relazioni e modi di agire corrotti e consapevoli. Da anni combattiamo con mobilitazioni e iniziative anche eclatanti. Il ‘modello Roma‘, basato sugli interessi di lobby trasversali che tengono in ostaggio la città cementificando i territori e lucrando sui bisogni sociali attraverso il business dell’emergenza continua, da quella abitativa ai rifugiati e ai rom. Ora pretendiamo di uscire dall’emergenza e cambiare rotta per non vedere più ripetersi il sensazionalismo di nuove e vecchie tangentopoli, che alla fine sono solo scontri di potere nella gestione dei soldi, presunti terremoti che poi lasciano tutto come prima”.
Una prima risposta da Partito Democratico è arrivata dal presidente Matteo Orfini: “I movimenti per la casa occupano il Pd di Roma perché vogliono un incontro. Bastava chiederlo. Li incontro volentieri nel pomeriggio”, ha scritto su Twitter. Proprio Orfini è stato nominato giovedì da Matteo Renzi commissario del Pd romano, nell’ottica di una ricostruzione dei vertici capitolini del partito, dopo lo scandalo Mafia Capitale.