Ora li scorgo nitidamente. In decine di migliaia, sfilano per me. Sembra la scena finale de ‘I cento passi’. Quel corteo smisurato e struggente. Sono venuti a salvarmi. “Sarai sempre giovane!” inneggiano a gran voce. Sono venuti a salvarmi. Questi veri giovani. Quelli senza troppe g. Quelli che finché hanno potuto, hanno resistito. Quelli eternati nel loro tempo, e nelle nostre storie.

I giovani sono un’invenzione recente, prima degli anni ’50 mica esistevano. Da allora, però, abbiamo ampiamente recuperato il tempo perduto, “noi giovani”.
“Sarai sempre giovane!” gridano per me.

Manifestano per me cinquant’anni di gioventù, qui sotto. Scusate se è poco. E io credo a loro, di grazia. Non a chi mi invita, per il mio bene, a diventare vecchio. Gridano lisciandosi i Levi’s 501 i teddy-boys. Smanettano le loro lambrette i mods, vestiti in modo impeccabile. Si scontrano con i mods i rockers, giacca e pantaloni di cuoio nero, stivaloni da motociclista, ciuffo imbrillantinato. Ringhiano le Harley Davidson degli Hell’s Angels, la barba tinta di verde e rosso vivo, gli occhi nascosti dietro occhialoni arancioni, casco della Wehrmacht e tatuaggi. In girotondo gli hippie, giunti in autostop, che improvvisano una sessione di amore libero con le nonnine di ritorno dal supermercato. Lanciano volantini i compagni, baffi ed eskimo, Clarks scamosciate, jeans usati e scampanati, borsa a tracolla di Tolfa rigonfia di dispense su Marx e Marcuse. “Abbasso questa società fallocentrica”, “Verranno giorni foschi/un giorno avremo le Femen e Maria Elena Boschi” s’avanzano, minacciose, le femministe, sandali, foulard indiano e gonna informe a balze. Officiano strani riti ambigui i glam e i sorcini, carnascialeschi e androgini. Prendono a sputi i passanti i punk, spilla da balia ai lobi delle orecchie, catena con lucchetto al collo, capelli tinti di viola e di blu. I viandanti vengono fortunatamente salvati da una comitiva di travoltini, completo bianco con pantaloni a zampa d’elefante, camicia nera con colletto lungo a punta spalancato sul petto e Bee Gees a palla.

“Maurizio sarà sempre giovane! Maurizio sarà sempre giovane!”.

Avvisto i dark, che marciano insieme ai nerd, sbeffeggiati da una delegazione di paninari, piumino Moncler azzurro, Timberland, capelli a spazzola, cinta El Charro, “Siete troppo sfigati”, “Voi non cuccherete mai!”, ma i paninari se la squagliano non appena si materializza all’orizzonte una decina di nazi-skin, testa rasata, bomber, Doc Martens con punta rinforzata in ferro, che ascoltano techno e brandiscono spranghe, e arrivano i rastafari, che battono sui bonghi, e nell’aria si spande un effluvio di erba, mentre i b-boys con felpa, cappellino e jeans larghissimi sfilano in cross-over coi no global e i post-rockers, i neo-melodici e i grunge, toh chi si rivede, i grunge, camicia a scacchettoni da boscaiolo, jeans stracciati e sfilacciati, capelli lunghi e Converse.

Poi all’improvviso un nugolo di strani individui dalle sembianze giovanili si impossessa della strada. Indossano tutti una camicia bianca e una cravatta verde. Hanno un’aria non particolarmente intelligente e urlano strani slogan. Le telecamere e gli smartphone si accapigliano per avvicinarli.

Jim Morrison oggi avrebbe 71 anni. John Lennon 74.

Kurt Cobain oggi avrebbe 47 anni. Jeff Buckley 48.

Matteo Renzi oggi ha 39 anni. Matteo Salvini 41.

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