Quando, nell’ultima riunione dell’Osservatorio Ambientale Indipendente ho consegnato al Comune di Acerra in anteprima i dati ufficiali Ispra sulla produzione regionale di rifiuti speciali, industriali e tossici prodotti in Campania, la prima domanda che ho posto e che va posta alla Regione Campania era e resta: ma perché se tutta la Regione Campania non produce più di 300 mila tonnellate di rifiuti speciali pericolosi e dichiara esplicitamente di non avere neanche una sola discarica a norma per rifiuti speciali, industriali e tossici per tutti gli oltre 15500 kmq di intera superficie regionale, si permette di concentrare tutti gli impianti più tossici e pericolosi tutti nell’area comunale di Acerra per oltre 390mila tonnellate l’anno di rifiuti speciali pericolosi da affidare alla stessa ditta già condannata in primo grado per sversamento di rifiuti tossici ad Acerra?

E la seconda domanda che si deve porre alla A2a che gestisce l’impianto nella massima trasparenza è: l’impianto di Acerra produce oltre 107mila tonnellate l’anno di scorie e circa 35mila tonnellate l’anno di ceneri leggere e tossiche. Cosa si intende per recupero di oltre 107mila tonnellate di scorie al’’interno delle Regione Campania? Come, dove e a che costi?

A noi risulta che i codici Cer che caratterizzano questo tipo di scorie tossiche sono gli stessi codici Cer che dovrebbero essere trattati (speriamo mai!) dalla stessa ditta già condannata in primo grado per sversamento abusivo di rifiuti tossici.

L’impianto di incenerimento di Acerra già incenerisce il 26% di tutti i rifiuti della Campania (rispetto al misero 18% nazionale) in un solo punto della regione Campania e produce oltre 130mila tonnellate anno di queste scorie tossiche dal 2009. Come, dove e a che costi vengono smaltiti?

Personalmente trovo offensivo per l’intelligenza stessa degli acerrani che la A2a si premuri tanto di rassicurare i comitati ambientalisti invitati anche adesso per il prossimo 15 dicembre 2014, ma ancora non ci ha fatto il regalo di Natale di farci sapere come, con grafici e documentazione di costi, dove e a che costi smaltisce dal 2009 ben oltre 135 mila tonnellate l’anno di scorie e ceneri tossiche.

Una gran parte di queste scorie tossiche quindi viene già recuperata in Campania: come, dove, da chi e a che costi? E a carico di chi?

Acerra ha subito troppi torti e troppi morti e soprattutto continua a subirli.

Non si può continuare non solo a non dare un solo euro di risarcimento economico per tanto disastro gestionale dello stato italiano a fronte di oltre 200mila euro al giorno senza sostanziali spese per il beneficato gestore A2a, ma soprattutto Acerra ha il diritto di non essere più presa in giro con la costante quanto inutile presentazione di rassicuranti documentazioni di correttezza di emissioni grazie alle vergognose leggi vigenti che di fatto impediscono controlli terzi e indipendenti a questo tipo di impianto.

E si continua a non dire una sola parola di come, dove e a che costi vengono smaltiti già oggi oltre 135mila tonnellate di scorie e ceneri tossiche pari comunque a non meno di 350 tonnellate di scorie tossiche al giorno, cui dovrebbero aggiungersi ben altri 1300 tonnellate di rifiuti esplicitamente tossici al giorno, della medesima categoria di quelle scorie tossiche da parte di una ditta già condannata in primo grado.

La domanda ancora sorge spontanea e obbligata: ma sarebbero 1300 tonnellate di rifiuti tossici aggiuntivi ai 350 tonnellate di scorie tossiche dell’inceneritore, o invece comprensive di quelle scorie tossiche, lasciando poi spazio ad altre scorie tossiche provenienti o dagli altri due maxi inceneritori previsti in Campania dallo squallore gestionale italiano? Per un totale con tre soli impianti di una potenza di incenerimento pari a circa 21 inceneritori emiliani, toscani o veneti?

Dove vanno le scorie tossiche oggi e da dove verranno quelle di domani?

Tutta la Campania oggi non produce più di 300mila tonnellate di rifiuti tossici all’anno, pari a non più di 850 tonnellate al giorno.

Per i soldi di chi deve continuare a morire Acerra?

acerra1

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