Conti pubblici, Padoan: “Trattative con Ue, ma niente manovre aggiuntive”
Il ministro dell'Economia entrando alla riunione dell'Ecofin a Bruxelles: "Lo sforzo in più richiesto dalla Ue ha a che fare con l’efficacia delle misure"
Il governo continuerà a discutere con la
Commissione europea sulla valutazione dell’impatto economico delle misure introdotte dall’Italia per la
riduzione del deficit strutturale e del debito. Lo ha detto il ministro dell’Economia,
Pier Carlo Padoan, entrando alla riunione dell’
Ecofin a Bruxelles,
dopo gli appunti di lunedì dell’Eurogruppo alla bozza di bilancio italiana per il 2015. I ministri dell’Economia e delle Finanze si sono allineati al giudizio della Commissione, secondo la quale l’aggiustamento del deficit strutturale per il prossimo anno dovrebbe essere dello 0,5% mentre le misure italiane sono valutate allo 0,1 per cento.
“Ho visto l’esercizio del mio collega Dijsselbloem: 0,5% meno 0,1% fa 0,4%, confermo”, ha scherzato Padoan. “La questione è che si tratta di precisare se l’impatto delle misure che il governo italiano ha già adottato è effettivamente corrispondente all’ammontare di aggiustamento che era stato già concordato con la Commissione europea. Quindi questa non è una manovra aggiuntiva“, ha precisato. Il ministro dell’Economia ha quindi detto che “lo sforzo in più” richiesto all’Italia “ha a che fare con l’efficacia delle misure. Quindi continueremo a collaborare e discutere in modo molto produttivo con la Commissione sulla valutazione che noi e la Commissione diamo alle misure che abbiamo già introdotto. Ogni misura non è semplicemente scrivere una cifra su un pezzo di carta, ma entrare nel merito e nelle caratteristiche tecniche delle misure stesse”.