“Ho appena letto le intercettazioni di Carminati e Buzzi che parlano di me: mafia capitale ha paura di noi. Del Pd no”. Beppe Grillo torna in Senato per parlare della raccolta firme per il referendum sull’Euro, e come prima cosa commenta il dialogo del 2013 tra il capo delle cooperative rosse di Roma e l’ex Nar pubblicato da ilfattoquotidiano.it ed emerso nell’ambito dell’inchiesta “Terra di mezzo”. I due infatti dissero: “Il problema è che non ci stiamo più noi … una cosa incredibile… Grillo è riuscito a distruggere il Pd”.
“E’’ un mondo alla rovescia”, continua Grillo. “Sembra un libro di Italo Calvino. Ci dicono tutto e il contrario di tutto”. I 5 stelle propongono lo scioglimento del Comune di Roma per mafia e Grillo rilancia: “Bisogna andare oltre lo scioglimento, bisogna andare verso la disintegrazione del Consiglio. Per me sarebbe da mettere un commissario M5s a tempo. Perché siamo gli unici che non rientriamo nella spartizione. Si rimette al voto della rete un nome che può fare le veci di Alice nel paese delle meraviglie”. Il leader conclude poi parlando della mafia: “La parola mafia ci depista. Ci ricorda qualcosa che non c’è più. Oggi un’associazione mafiosa è fatta da professionisti, politici, magistrati, poliziotti, il mafioso non c’è neanche. Adesso dicono che daranno i nomi, perché le mafie si sono incazzate quando a Palermo dicevo della mafia non avevo scoperto nulla di nuovo”.