Mafia Roma, la lupa capitolina vista attraverso le luci di un mezzo dei CarabinieriMaledetto food! Ormai stiamo attraversando l’epoca del ‘magna magna’, ma non solo per colpa dei nostri politici che ormai ‘se so’ magnati pure rom ed immigrati’ in questo cannibalismo onnivoro trasversale, ma anche in tv non si fa altro che magna’! Anche nelle feste natalizie è uno spuntare di Babbi Natale impegnati a fare corsi di cucina per prelibatezze, i dolcetti, i menù anticrisi, cosa mangerà la Boschi, cosa consiglia Farinetti ed anche Razzi dirà la sua sulla pasta e fagioli con la Bratwurst. Insomma non se ne può più. Tutto cominciò con la Rai che si inventò la prova del cuoco ed oggi abbiamo gli chef più famosi dei calciatori e che chiedono cachet esorbitanti per partecipare alla sagra del carciofo o quella del pisello autoctono.

E intanto a Roma, patria dei migliori obesizzatori del mondo che a suon di matriciana e cacio e pepe hanno incrementato il peso di molteplici generazioni, vien fuori che è sempre stato tutto un ‘magna magna’ e la mafia si era reinventata applicandolo il sistema “Romeo” già noto ai partiti . La chiameremo la Magna Roma, capitale del mondo di mezzo. Anche nei libri, ci si trova ormai di fronte a piatti, trattorie, ricette e vizi culinari dei vari personaggi sfornati dagli autori.

Nutrendomi di Conrad ed altri autori non ho mai trovato una pagina commestibile. Ed ora cerco sempre l’autore che eviti descrizioni dall’odore accattivante e che ti fa venire l’acquolina in bocca. E’ vero ha cominciato Vasquez Montalban, un grande, ma al massimo ci trovavi una cosa che da noi chiamiamo pane e pomodoro, misera colazione suddista, nobilitata dalla definizione piatto catalano tipico. Insomma ci siamo tutti trasformati da suddisti in fooddisti. Il Fooddismo pervade tutto il Paese, mentre sono almeno dieci milioni coloro i quali non sanno cosa mettere nel piatto ogni giorno. Intanto, le librerie chiudono e si trasformano in pizzerie dal nome esotico ‘Bracerie’ come è accaduto alla nota libreria la Maria del Porto a Trani.

Dei ricordi non resterà che cenere, grassa di salsicce e bistecche. Il Fooddismo è la scommessa del Paese che aspetta la sua cerimonia di sublimazione nell’Expo 2015, mentre molti si chiedono se con tutti i soldi che finiranno nel generale e planetario magna magna, non si potevano nutrire almeno per un anno tutti gli affamati del pianeta, invece di usarli nei tanti dibattiti a pancia piena ai quali assisteremo. Infatti parlare della fame nel mondo quando e dove si ha la pancia piena, suona male. Ma così è. I fooddisti sono pronti e con le loro correnti slow, street, bio, fast a sostituire i partiti e presto si accingeranno ad invadere i talk.

Già le cene elettorali hanno preso il posto dei comizi ed i buffet hanno da tempo surclassato i gazebo. La falce e martello si è trasformata in ‘forchetta e coltello’ e quello che ricordiamo come movimento dei forconi presto diventerà quello delle ‘forchette’. I vari Batman, Belsito, Greganti, Buzzi ed altri faccendieri che sembrano clonati direttamente da Tangentopoli, si muoveranno ancora come maggiordomi in questa grande scena che avrà come colonna sonora “la società dei magnaccioni”? Certo che ne avremo di roba da mostrare e raccontare ad Expo 2015, quando saremo sotto i riflettori di tutto il globo : il partito del ‘food and food’ ovvero ‘der magna magna’.

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