Le inchieste di “Mafia Capitale” hanno portato alla luce un sistema che Renzi ha definito “schifoso”, spingendolo ad intervenire sul tema della corruzione. “I corrotti – ha scritto su Twitter – pagheranno tutto. Fino all’ultimo giorno, fino all’ultimo centesimo”. In Consiglio dei Ministri il Premier proporrà pene più severe sulla corruzione, ma sino ad oggi dov’era la politica, mentre “er sistema” prosperava? Ed i cittadini non si sono accorti di nulla, oppure hanno preferito non vedere? Non è colpa anche dei cittadini?
Ospiti in studio: Nicola Gratteri, procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Roberto Giachetti, deputato Pd e vicepresidente della Camera, Marco Travaglio, condirettore de Il Fatto Quotidiano, e Lirio Abbate, giornalista de L’Espresso e autore della prima inchiesta sui clan romani
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Santoro: “Non è più antipolitica a 5 stelle, è voglia di fascismo”
Editoriale di Michele Santoro, che apre la nuova puntata di Announo sulle note di “Pop-hoolista” di Fedez e di Elisa. Ed esordsce: “Ma come come hanno fatto i politici a non accorgersi di niente? E chi sarebbero oggi i politici? Se mi chiedeste di dirvene 50, non riuscirei a fornirvi un elenco completo. Non li conosce nessuno, non sono legati al territorio e gli unici che veramente si interessano a loro sono lobbysti e mafiosi. Il presidente Napolitano” – continua – “dice che l’antipolitica infuria e fa bene a essere preoccupato. Non si tratta più dell’antipolitica a 5 stelle, è voglia di fascismo. E chi dovrebbe contrastare questa rabbia? La Costituzione dice che è la politica”. E chiede polemicamente: “E gli italiani? Non si sono accorti cosa succedeva?Se ne sono accorti. Ma gli italiani se possono trovare il loro posticino al sole, si adattano. Urlano ‘negro’ a Balotelli e poi dicono al parruchhiere di copiargli il taglio di capelli”. Stoccata finale a Beppe Grillo: “Volevo dirgli che non sono morto, “Servizio Pubblico” continuerà. La sua “cosa”, la sua tv non la ricorda più nessuno, anche lui fa finta di non ricordarsene. E quando stavamo meglio, stava meglio anche il M5S. Per Grillo la mafia non esiste. Oggi Di Battista è il sogno quindi non c’è da disperarsi: il futuro dev’essere per forza migliore” (GUARDA IL VIDEO)
Mafia Capitale: un nuovo capitolo dal “mondo di sotto” tra lo spaccio di droga
A casa di Er Pantera si parla di spaccio. Da Tor Bella Monaca a San Basilio, da Laurentino 38 a San Lorenzo: a Roma la droga è ovunque. Al Pigneto l’eroina è venduta al dettaglio come nei supermarket e sui tetti i falchi della polizia braccano i pusher. Nella capitale ti sparano se fai l’infame o se non paghi la cocaina o se vai con la donna di un altro. Er Pantera rivela: “Pagano i pesci piccoli per far vedere che hanno fatto le operazioni, i grossi mai” . E quel che è peggio a volte i familiari delle vittime non si rivolgono allo Stato per avere giusitzia ma mettono una taglia. Così ha fatto il padre di Piero Pace, ammazzato all’Anagnina ad agosto da una calibro 40: ha messo una taglia di 100 mila euro sugli assassini del figlio.“Mi hanno bloccato” – afferma – “altrimenti la portavo a 150mila euro. Non è che non mi fido dello Stato ma bisogna cambiare le leggi. I Casamonica? Quelli non ti ammazzano, ti levano i soldi”. Stefano Maria Bianchi e Luca Ferrari lo incontrano in un bar sequestrato agli Alvaro, una famiglia di ‘ndranghetisti’ (GUARDA IL VIDEO)
Gratteri: “Roma è un caso a sé. Dalla ‘ndrangheta è considerata “città aperta””
“Roma è un caso a sé. Ascoltando i collaboratori di giustizia, ho appreso che la capitale d’Italia è considerato dalla ‘ndrangheta una ‘città aperta’”. Lo dichiara Nicola Gratteri, che aggiunge: “Chiunque può andare a Roma e fare business, ma non c’è una divisione territoriale o locali di mafia, come in Lombardia, in Canada o a New York” (GUARDA IL VIDEO)
Docufiction. Carminati: “Abbate? Infame pezzo di merda. Gli fratturo la faccia”
Nella ricostruzione, Massimo Carminati parla con il suo braccio destro Riccardo Brugia. E’ infastidito da un articolo pubblicato dal giornalista de L’Espresso Lirio Abbate. Non vuole essere associato allo spaccio di droga: omicida si, spacciatore no. “Non so chi è sto Lirio Abbate, infame pezzo di merda. Se lo trovo gli fratturo la faccia” (GUARDA IL VIDEO)
Docufiction. Carminati e l’arsenale della cupola
Carminati parla del suo passato con un ragazzo di destra: “A 14 anni avevo già la pistola”. Il “cieco” e i suoi pensano solo ai soldi, ma quando c’è da sparare sparano: negli anni hanno accumulato un vero e proprio arsenale (GUARDA IL VIDEO)
Antonio Mancini: “La droga è potere”
Antonio Mancini è l’ex “accattone” della banda della Magliana e ora si racconta a Sandro Ruotolo. “Ho iniziato a rubare a 12 anni. Poi ho fatto quattro omicidi, quanto bastava per prendere Roma”. E su Mafia Capitale dice: “Ritrovo il radicamento nel territorio tipico della banda della Magliana. Sostengono che non facevano droga: ma dai! Tu oggi se vuoi comandare deve avere la droga: la droga è potere” (GUARDA IL VIDEO)
Abbate: “Il clan di Carminati non risponde al traffico di droga”
“Il clan di Carminati in questo momento non risponde di traffico di stupefacenti”. Lo rivela Lirio Abbate, che aggiunge: “Il traffico di droga attualmente è gestito dal clan di Michele Senese” (GUARDA IL VIDEO)
La deputata Pd Campana a Buzzi: “Bacio, grande capo”
Nella rete di Salvatore Buzzi è finita anche la deputata del Pd Micaela Campana. L’uomo delle cooperative avrebbe fatto pressioni per ottenere un’interrogazione parlamentare su un appalto per un centro rifugiati bloccato da un giudice del Tar del Lazio. Gli inquirenti indagano su un messaggio partito dal cellulare della Campana e diretto a Buzzi che si chiudeva con un: “Bacio grande capo”. Paola Bacchiddu l’ha incontrata. La parlamentare precisa che l’interrogazione parlamentare, chiesta da Buzzi, non è stata mai presentata (GUARDA IL VIDEO)
Travaglio: “Renzi è diventato Jack l’Annunciatore”
“Renzi ormai è diventato Jack l’Annunciatore e niente di più”. Lo afferma Marco Travaglio, che critica la decisione di Renzi di fare un disegno di legge, anziché un decreto, per un provvedimento anti corruzione (GUARDA IL VIDEO)
Le vignette di Vauro e Vincino su Mafia Capitale e Salvini
Prima tranche delle vignette di Vauro e Vincino, che si soffermano sull’inchiesta che ha travolto Roma e sulla castrazione chimica invocata da Salvini e dalla Lega per i pedofili (GUARDA IL VIDEO)
Il sindaco di Sacrofano e l’aiuto chiesto a Carminati per il catering
Il sindaco di Sacrofano Tommaso Luzzi è indagato per associazione mafiosa nell’ambito dell’inchiesta Mafia Capitale. In un’intercettazione chiede a Carminati un “aiuto” per il catering della chiusura della campagna elettorale. Luca Bertazzoni cerca di strappargli un’intervista ma il primo cittadino ripete: “Non ho mai incontrato Carminati” (GUARDA IL VIDEO)
Gratteri: “In Italia si governa sotto emergenza”
Marco Travaglio fa notare come i giudici non possono essere ministri della giustizia, mentre molto spesso lo sono state persone che hanno commesso reati, quindi criminali. E Nicola Grattieri afferma “In Italia si governa per emergenze, ogni volta che accade qualcosa si fa una nuova norma” (GUARDA IL VIDEO)
Giachetti: “Agire sull’onda dell’emotività può portare a pasticci”
“Il passato ci insegna che fare qualcosa sull’onda dell’emotività può portare a dei pasticci”. E’ l’osservazione di Roberto Giachetti, al quale Travaglio ribatte: “Il Colle ha bocciato Gratteri al ministero della Giustizia in ossequio ad una regola non scritta che vieta di ricoprire quel ruolo ai magistrati. I delinquenti possono fare i ministri della giustizia, i magistrati no” (GUARDA IL VIDEO)
Travaglio: “I signori delle tessere, dei voti e dei soldi”
“Il cestino è marcio, tutte le mele sane si infettano immediatamente”. E’ il commento di Marco Travaglio, che spiega: “Buzzi fornisce soldi e fornisce voti. I rom vanno a votare alle primarie. Quella di Buzzi è una tangente preventiva, finanziava tutti a destra e sinistra. Come hanno fatto i politici a non accorgersi di nulla?” (GUARDA IL VIDEO)
Beppe Grillo: “Al Campidoglio ci vuole commissario M5S”
Beppe Grillo è alla riunione dei gruppi parlamentari 5 Stelle: “A me non interessa che uno rubi, il marcio vero è la corruzione mentale”. E poi: “Quando ero a Palermo a parlare di mafia e dicevo che veniva da Roma, non era un’invenzione. La parola mafia ci depista, la mafia non esiste più” (GUARDA IL VIDEO)
Cleto Di Maria, il narcotrafficante italo-brasiliano
Il mare di Roma è Ostia e chi ci mette le mani fa un sacco di soldi. Una spiaggia in concessione, qui, vale milioni di euro. Cleto Di Maria, ex autista di Triassi, connesso con la mafia siciliana, da anni gestisce un bar nello stabilimento balneare in concessione a Mauro Balini, direttore del porto. Di Maria è stato condannato per narcotraffico perché beccato in Brasile con 250 chili di cocaina: “Non ho mai trafficato a Roma, solo là”. Ma forse non dice tutta la verità: secondo le indagini quella droga la doveva portare in Italia al porto di Fiumicino GUARDA IL VIDEO)
Laura a Giachetti: “Sono necessari candidati politici di alta moralità”
Laura si esprime sull’intreccio emerso dall’inchiesta sulla cupola romana: “Quello della corruzione è un problema culturale: bisogna sradicarla ma anche prevenirla” (GUARDA IL VIDEO)
Giachetti: “L’elettore può valutare la moralità di ciascuno di noi”
“L’elettore può valutare la moralità di ciascuno di noi”. Così Giachetti risponde a Laura e aggiunge: “Il sistema delle preferenze porta il candidato a cercare tanti soldi per fare la campagna elettorale” (GUARDA IL VIDEO)
Gratteri: “Alla ricerca di capi bastone”
Nicola Grattieri, magistrato e procuratore aggiunto a Reggio Calabria, racconta le difficoltà che incontra la legge nel debellare i problemi di mafia e criminalità (GUARDA IL VIDEO)
Cecilia: “Il sindaco Marino? Ingenuo, ma non corrotto. E non difeso dal Pd”
Cecilia difende il sindaco di Roma e critica il partito: “Marino non mi sento di dire che era un colluso, anche se ha sbagliato un sacco di cose. Mi sembra ingenuo, ma non corrotto. E il Pd non lo ha sostenuto” (GUARDA IL VIDEO)
Travaglio sulla classe politica: “Scelti perché ladri e delinquenti”
“I requisiti con cui la politica sceglie i propri rappresentanti sono pochi e semplici: devono essere ladri e delinquenti”. Sono le parole di Marco Travaglio, che sottolinea: “La storia di Mafia Capitale racconta come i signori che oggi controllano Roma erano stati messi nello stesso carcere e nell’ora d’aria hanno deciso le mosse da fare” (GUARDA IL VIDEO)
Abbate su Mafia Capitale: “Adesso i romani da che parte stanno?”
“Adesso i romani da che parte stanno? Queste cose le sapevamo, io le ho scritte due anni fa”. Sono le parole di Lirio Abbate che ribadisce: “Le registrazioni raccolte per un anno dimostrano come i rapporti tra politica, criminalità ed imprenditori siano molto stretti. E intanto Carminati nega ogni rapporto con i servizi segreti o una parte di essi” (GUARDA IL VIDEO)
Antonio Mancini: “Carminati? Serio, educato, taciturno”
Antonio Mancini, l’ex “accattone” della banda della Magliana, racconta Massimo Carminati: “Era serio, educato, taciturno. Carminati faceva parte del commando dell’omicidio Pecorelli, ma poi è stato assolto”. E su Mafia Capitale dice: “Non può che essere un politico a muoverne i fili” (GUARDA IL VIDEO)
Docufiction. Carminati: “La banda della Magliana? Straccioni”
Nella ricostruzione Massimo Carminati parla della sua idea della Banda della Magliana: “Una banda di straccioni” – dice – “A vent’anni io ne ho ammazzato di gente”. Poi l’intervista al giornalista Carlo Bonini in cui viene svelata la ragione dei “ricatti” ai politici: “La rapina al Banco di Roma garantì a Carminati il potere di ricattare uomini del Palazzo di Giustizia” (GUARDA IL VIDEO)
Gratteri: “Oggi i genitori non parlano coi figli, regalano telefonini da 700 euro”
Nicola Grattieri risponde a Federica, che osserva: “Il nemico numero uno della mafia è l’educazione, più della giustizia”. Il magistrato spiega l’importanza della famiglia e del ruolo fondamentali dell’insegnante: “Oggi i genitori invece di parlare con te, ti regalano un telefonino da 700 euro. Non è questione di povertà, ma di valori”. E si appella anche ai giornalisti, definiti “educatori” (GUARDA IL VIDEO)
Ex poliziotti Fierro e Pascale su Mafia Capitale: “Dopo le nostre denunce non è cambiato niente”
I due agenti dopo la loro inchiesta sono stati messi sotto indagine e il traffico di droga a Ostia non si è mai arrestato. E accusano: “Siamo considerati poliziotti deviati solo perché abbiamo fatto il nostro dovere” (GUARDA IL VIDEO)
Abbate ai giovani: “Carminati non è un idolo”
Lirio Abbate osserva: “Carminati è per il fisco italiano un nullatenente. Ma dai cittadini romani ha tirato fuori decine di milioni di euro. Grillo crede ancora di trovare la mafia con la coppola e la lupara. Invece dobbiamo continuare a chiamarla mafia anche se è cambiata”. E fa un appello diretto ai giovani: “Vi siete laureati con 110 e lode, ma i posti di lavoro a cui aspirate vanno agli uomini di Carminati” (GUARDA IL VIDEO)
Giachetti: “Marino è una persona onesta, ma la sua giunta deve fare salto di qualità”
“Non ho mai avuto dubbi che Marino fosse una persona onesta, né quando è stato candidato, né nella vicenda della Panda, né in questa vicenda”. Lo ribadisce Roberto Giachetti, che aggiunge: “Questo non vuol dire in assoluto che l’onestà possa essere l’elemento unico e risolutivo per governare bene una città. Dev’essere un elemento di default, è un elemento scontato se noi stessi vogliamo cambiare approccio con la politica”. E sottolinea: “Non ho mai chiesto che Marino se ne andasse, ma penso che questa città ha bisogno di essere governata meglio. E’ un problema che riguarda non solo Marino, ma anche la sua squadra e le forze politiche. Io penso che questa giunta ha bisogno di fare un salto di qualità e Marino lo può fare perfettamente” (GUARDA IL VIDEO)
Le vignette di Vauro e Vincino su Mafia Capitale e Ignazio Marino
Vauro e Vincino disegnano il mondo di Mafia Capitale, con una frecciatina finale di Vincino a Roberto Giachetti del Pd, ospite in studio (GUARDA IL VIDEO)
Gratteri: “La politica ora è a un giro di boa per fare una mezza rivoluzione”
“L’elite della polizia giudiziaria italiana è la migliore al mondo, riesce, nel confronto, ad essere dominante nelle riunioni internazionali che facciamo. E sono orgoglioso di questo, dobbiamo essere orgogliosi”. Lo afferma Nicola Gratteri, che sottolinea: “La politica a questo punto può essere a un giro di boa, questa può essere l’occasione per poter fare un giro di boa e per fare una mezza rivoluzione. In questo momento c’è la possibilità di fare qualcosa. Abbiamo scritto e stiamo scrivendo degli articolati di legge, che sono norme di buon senso e positive. Questo può essere un punto di partenza molto importante. E poi ovviamente bisogna investire in cultura” (GUARDA IL VIDEO)
La spiaggia di Balini e l’incendio nell’ufficio ambiente del Comune di Ostia
La concessione della spiaggia Hakuna Matata di Ostia, intestata al direttore del porto Mauro Balini, è stata prorogata fino al 2020. Da anni lì ci lavora Cleto Di Maria, condannato per narcotraffico. Nessuno, al Comune, ha controllato la certificazione antimafia del gestore del bar Di Maria. Perché? Stefano Bianchi va a chiedere spiegazioni, senza ottenerle. Una settimana dopo, un incendio divampa nell’ufficio ambiente del Comune: in cenere finiscono alcune pratiche delle concessioni delle spiagge (GUARDA IL VIDEO)
Hind: “Il politico vuole solo accaparrarsi il pezzo di torta?”
Per Hind la convivenza tra politica e mafia non fa altro che rovinare l’Italia: “Il politico non si rende conto che è responsabile verso i cittadini? O vuole solo accaparrarsi il pezzo di torta?” (GUARDA IL VIDEO)
Giachetti: “Non tutta la politica è fatta di mele marce”
“La peggiore cosa che non porta a nessuna parte è generalizzare. Io vorrei dire molto umilmente che non tutta la politica è fatta di mele marce”. Sono le parole di Roberto Giachetti, che aggiunge: “Io sono molto d’accordo con quello che ha detto Cantone: in tutta la vicenda di Mafia Capitale, la politica è servente. Parliamo di camerieri a libro paga, di un qualcosa davvero umiliante. Il governo sta dando delle risposte, ma parliamo di vicende che si sono susseguite negli anni” (GUARDA IL VIDEO)
Giachetti su M5S: “Non è vero che in Parlamento ci sono 600 mafiosi”
Silvia e Federica chiedono al deputato del Pd se il suo partito ha intenzione di restituire i 140mila euro che Buzzi ha donato. Giachetti risponde: “Il Pd ha ottenuto dei finanziamenti attraverso delle cene elettorali”. E spiega dettagliatamente come funziona il meccanismo di finanziamento: “Di Buzzi, a babbo morto, possiamo tranquillamente dire che non è una brava persona. Ma il mio numero di telefono lo hanno anche ex detenuti, come Giovanni Arcuri, che ha commesso dei delitti molto gravi e si è riscattato, perché passo quasi tutti i Natale e i Capodanno nelle carceri per verificare quali sono le condizioni”. E aggiunge: “Travaglio fa la battuta e dice che a quel tavolo, in cui c’erano Buzzi e Alemanno, c’erano anche i Casamonica. Sì, ma quella era una cooperativa di ex detenuti. Chi dovevano starci? Le ballerine?”. E condanna il fatto che “un delinquente” abbia rovinato un’operazione di valore, come il recupero dei detenuti. Giachetti poi rincara: “I 5 stelle che si sono rivolti verso di noi gridando ‘mafiosi’ non fanno bene, perché non è vero che in Parlamento ci sono 600 mafiosi” (GUARDA IL VIDEO)
Travaglio: “Il caso del ministro Poletti? Un monumentale conflitto di interessi”
Marco Travaglio osserva che Renzi è un uomo dai grandi colpi di teatro e, come tale, quasi sicuramente restituirà i 140mila euro che il Pd ha ricevuto da Buzzi. E osserva: “Forse il premier potrebbe restituirne anche di più, tanto non sono un granché e se lo può permettere. Ma la partita non può essere chiusa così a buon mercato”. Il condirettore de Il Fatto Quotidiano spiega: ” Io penso che Poletti sia una bravissima persona, nessuno vuole inchiodarlo a quella foto. Tante persone sono terrorizzate che ora esca la foto che le immortala con Buzzi, perché con Buzzi chiunque ha fatto la foto tra quelli che volevano candidarsi e girare nell’orbita della politica romana. Il problema” – continua – “è che Poletti adesso è il ministro del Lavoro e ha, per legge, il dovere di vigilanza sulle cooperative rosse. Questo si chiama monumentale conflitto di interessi. Uno che capeggiava le cooperative rosse e non sapeva nemmeno chi c’era dentro, e addirittura c’era anche Carminati, adesso deve fare la vigilanza su quelle cooperative di cui era presidente fino a un minuto prima di diventare ministro del Lavoro”. E sottolinea: “Il conflitto di interessi è un cancro. Certamente la sua soluzione non risolve il problema della mafia, ma certe contiguità potrebbero essere risolte se finalmente si facesse una legge sul conflitto di interessi. Legge che noi abbiamo scambiato per legge contro Berlusconi, che ha fatto da parafulmine coprendo i conflitti di interesse di tutti gli altri”. Travaglio infine commenta: “Al momento solo il M5S non ha rubato, magari tra 10 anni lo farà. Ma ora sentire Napolitano definire l’antipolitica ‘patologia quasi eversiva’ è molto preoccupante, perché lo sta dicendo il capo dello Stato” (GUARDA IL VIDEO)
Gratteri: “Non ci sono norme proporzionali alla lotta criminale”
“Non mi sono mai sentito solo, ho un grandissimo consenso. Il mio problema è che non si hanno delle norme proporzionate alla lotta criminale”. Sono le parole di Nicola Gratteri, che aggiunge: “Il vero problema è che non possiamo fare affidamento su norme e leggi che permettano di arginare e combattere le attività mafiose e criminali perché oggi con tutti gli sforzi stiamo solo pareggiando la partita” (GUARDA IL VIDEO)
Le vignette di Vauro e Vincino su Mafia Capitale e sul futuro della politica
Tranche finale delle vignette satiriche di Vauro e Vincino sulla mafia e sul futuro della politica e della società (GUARDA IL VIDEO)
The Jackal: “Gli immigrati ci rubano il lavoro”
Sono gli immigrati che rubano il lavoro agli italiani o il contrario? Rispondono i The Jackal nel loro nuovo video, in esclusiva per Announo (GUARDA IL VIDEO)