Massimo Carminati? Dovrebbero dargli un premio, ha scoperchiato il vaso di Pandora. Per me lui è un bravo ragazzo, intelligente, molto colto“. Sono le parole di Ernesto Diotallevi. Intervistato in esclusiva da Fulvio Benelli, Diotallevi rivela: “Magari Carminati è uno che si esprime un po’ così, è uno che ti può tranquillamente dire “te strozzo, t’ammazzo” ma poi finisce lì. Ma non è certo Carminati ad essere il problema, sono politici italiani il vero cancro di questo Paese. Non credo che uno come Carminati abbia cercato Alemanno, semmai è vero il contrario”. E aggiunge: “Io e Carminati ci siamo conosciuti in carcere. Ormai però lo incontravo raramente. Del resto io sono 15 anni più vecchio. Che faccio? Me metto a giocà coi regazzini?”. Diotallevi sulla banda della Magliana ribadisce: “Non è mai esistita. Era un gruppo di cani sciolti che si sono uniti di tanto in tanto per fare affari. A Roma la mafia non esiste. Poi hanno fatto il film “Romanzo Criminale” ed è venuta fuori tutta ‘sta cosa. Buzzi, Odevaine, Alemanno? Non li conosco, mai visti, mai sentiti. Non ho mai avuto nel modo più assoluto commistioni con la politica. Non li ho mai avuti, né mai li ho voluti avere. La politica è monnezza” di Fulvio Benelli, montaggio di Gisella Ruccia

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