Il capo della cooperativa 29 giugno, arrestato per associazione mafiosa, stringe la mano all'ex ad dell'Ama, anch'egli finito agli arresti nell'inchiesta, che poi si infila qualcosa "nella tasca destra della giacca". La scena fotografata dai carabinieri del Ros
Salvatore Buzzi arriva all’Eur con lo scooter, Franco Panzironi pochi minuti dopo esce dal suo studio per incontrarlo. I carabinieri del Ros fotografano tutta la scena. E’ il primo ottobre 2014. Scrivono gli uomini del Ros nell’informativa: alle 11,31 l’ex amministratore delegato dell’Ama, arrestato il 2 dicembre perché considerato uomo di spicco del sodalizio guidato da Massimo Carminati che si spartiva gli appalti a Roma, “usciva dal civico (…) e salutava Salvatore Buzzi (capo della cooperativa 29 giugno, arrestato con l’accusa di associazione di tipo mafioso, ndr) con il quale restava in conversazione sino alle successive ore 11.34″, quando i due si avvicinano allo scooter di Buzzi, che apriva la sella e si voltava immediatamente nei confronti di Franco Panzironi che si avvicina scambiandosi un saluto molto ravvicinato“. Un incontro che dura tre minuti, una stretta di mano tra amici, o forse no. “Panzironi dopo aver salutato Salvatore Buzzi e di essersi allontanato di qualche metro – scrive il Ros – infilava la mano destra all’interno della tasca destra della giacca”, avviandosi verso la propria autovettura, mentre Buzzi saliva sul proprio scooter e andava via.