Un emendamento alla legge di Stabilità prevede che i mezzi su gomma più obsoleti non possano più circolare. In Italia, l'età media degli autobus è di 11,3 anni contro i 7,5 della Francia e i 5,4 della Germania
Quattro anni per cambiare i pullman e gli autobus più inquinanti. Quelli che spesso si muovono nei centri urbani e persino nelle zone a traffico limitato da cui sono escluse molte categorie d’automobili. Con un emendamento presentato in legge di Stabilità, il governo mette fuori legge a fine 2018 i mezzi di trasporto pubblico catalogati come “Euro 0”, favorendo contemporaneamente il rinnovo del parco delle aziende comunali con un fondo di 500 milioni di euro in tre anni. Il fondo era già presente nella legge di Stabilità 2013, ma ora l’emendamento restringe il campo di destinazione ai soli mezzi su gomma, escludendo quindi dal piano i tram.
“Abbiamo il parco macchine pubbliche più obsoleto d’Europa”, ha spiegato il ministro per le Infrastrutture Maurizio Lupi. “Che circolino ancora euro zero in Italia vuol dire che i pullman che portano la gente hanno quasi 30 anni”. Il ministro crede che “si possa ottenere il rinnovamento con un vantaggio di ambiente, di sicurezza e di filiera industriale”.
Secondo l’Asstra (associazione delle società ed enti del trasporto pubblico locale) l’età media degli autobus urbani italiani è di 12 anni, quasi 11 anni quella degli extraurbani: considerando entrambe le categorie, l’età media nazionale è di 11,3 anni. Molti, se si considera che in Spagna l’età media è di 6,1 anni, in Svezia di 6,2, in Francia di 7,5 e in Germania addirittura di 5,4.