La sonda Rosetta, che non smette di sorprendere gli studiosi di tutto il mondo, e i neutrini. La Fisica del 2014 parla italiano: ben quattro delle dieci ricerche più importanti dell’anno hanno un cuore italiano, secondo la classifica stilata da Physics World, la rivista pubblicata dalla più grande società di Fisica del mondo, l’Istituto di Fisica di Londra.

Ai primi posto ci sono la missione europea Rosetta, seguita dall’esperimento sui neutrini Borexino, realizzato nei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), che ha svelato i segreti del motore del Sole. Seguono le ricerche coordinate dagli italiani Gianluca Gregori, dell’Università di Oxford, e Sebastiano Cantalupo, dell’Università della California a Santa Cruz.

La classifica presentata da Physics World assegna un riconoscimento ai 10 lavori che hanno avuto un grande impatto nel mondo della Fisica e quest’anno l’Italia ha fatto la parte del leone. Il primo premio è andato a Rosetta, la missione dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) che grazie al suo lander Philae ha permesso ad un veicolo costruito dall’uomo di scendere per la prima volta sul suolo di una cometa. È anche un riconoscimento all’Italia, che con Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), università e industrie, come Thales Alenia Space (Thales-Finmeccanica), ha dato un fondamentale contributo alla riuscita della missione, ad esempio con il trapano italiano entrato in funzione sulla superficie della cometa.

Importante riconoscimenti anche all’esperimento internazionale Borexino, condotto sotto 1.400 metri di roccia nei Laboratori Nazionali del Gran Sasso (Lngs) dell’Infn e che per la prima volta ha misurato in tempo reale l’energia che fa brillare il Sole. L’esperimento, condotto in Italia e pubblicato sulla rivista Nature, è riuscito in un’impresa ‘impossibile’: ha eseguito la misura ‘inseguendo’ le particelle più sfuggenti e inafferrabili finora note, i neutrini solari. “Non è solo un premio all’esperimento – ha spiegato Gianpaolo Bellini, dell’Infn e tra i padri di Borexino – ma anche all’eccellenza di questi laboratori, un centro di ricerca unico al mondo”.

Nella top ten di Physics World anche due ricerche realizzate all’estero, ma coordinate da ricercatori italiani: Gianluca Gregori dell’Università di Oxford che ha riprodotto in laboratorio l’esplosione di una supernova, alcuni degli eventi più energetici dell’universo, e Sebastiano Cantalupo a capo del gruppo che ha osservato per la prima volta una ‘ragnatela’ cosmica che collega le galassie.

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