Da qui la loro idea di mixare design, bici e caffè. Un progetto da realizzare, un punto di ristoro dove i ciclisti possano fermarsi per bere una tazza di caffè appena macinato.
Sfrecciare per i saliscendi della metropoli arcobaleno ha sicuramente il suo fascino, ma è anche molto stressante. Il traffico e i continui furti possono disincentivare uno stile di vita di per sé sano. Sharrows Cycle Cafe, la prima catena di caffetteria hi-tech, offrirebbe un pit-stop dove poter parcheggiare al sicuro la propria bici, comprare accessori, mangiare cibo di qualità e bere un caffè fresco di torrefazione.
Negli Stati Uniti il business del caffè macina 32miliardi di dollari l’anno. Si intenda, non quello espresso che sveglia ogni mattino noi italiani, ma quello “americano”, più simile ad una tazza di tè. Negli ultimi anni si è aperta una nuova frontiera, una “third wave” come viene chiamata negli Usa: quella del caffè appena macinato. Un caffè local, che viene torrefatto nel retrobottega. E’ questo un altro punto cardine del progetto: cibo e bevande rigorosamente locali.
A San Francisco gli investimenti pubblici hanno l’obiettivo di migliorare il benessere generale dei propri cittadini creando un circolo virtuoso. Perché se sei incentivato ad usare un mezzo a zero emissioni di Co2, non solo l’atmosfera ringrazia, ma è probabile che il tuo stile di vita sia più salutare e che tu sia attento anche a ciò che mangi.
Nella testa di Charles e Nicola il cibo diventa vettore di una nuova idea di business, usando però come leva anche la salute.
In questo contesto un’idea come quella dello Sharrows Cycle Cafe ha buone probabilità di trovare degli investitori. Nicola Mastrojanni è ottimista: “Mi sono laureato a Roma tre anni fa in architettura, in Italia questo progetto sarebbe impensabile, qui invece siamo certi che troveremo presto qualcuno pronto a credere nella nostra idea”.
Steve Jobs non avrebbe mai inventato il marchio Apple se – come spiega l’economista Marianna Mazzucato – il suo Paese non avesse fatto investimenti pubblici in infrastrutture. Accade in California, a 10.000 chilometri da noi che però sembrano anni luce quando si parla di nuovi modelli di sviluppo.