Il legale di Veronica Panarello, Francesco Villardita: "Faremo ricorso al Tribunale del Riesame". Non ancora conclusi gli esami medico-legali sul corpo, per questo la Procura di Ragusa non ha ancora firmato il nulla osta per la restituzione della salma ai familiari
“La prossima mossa della difesa sarà quella di ricorrere al Tribunale del Riesame”. A dirlo è l’avvocato Francesco Villardita, che difende Veronica Panarello, in carcere a Catania con l’accusa di aver ucciso il figlio di 8 anni Loris Stival a Santa Croce Camerina. L’obiettivo è quello di far cadere l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip per “fondato pericolo di fuga” e per “l’estrema gravità del reato” e ottenere la scarcerazione.
Ma il legale torna anche sulla volontà della ragazza di voler partecipare ai funerali del figlio che non sono ancora stati fissati: “La mia assistita ha già espresso la volontà di assistere ai funerali del figlio, ma è una cosa che ancora dobbiamo valutare, al momento non ho presentato alcuna richiesta di autorizzazione”. Il legale lo ha detto prima di entrare in Procura a Ragusa dove si è fermato a parlare con i giornalisti che gli hanno chiesto quale è stata la reazione di Veronica quando ha letto le intercettazioni dei suoi familiari che la considerano colpevole dell’omicidio: “Ha letto, ma non vi dico cosa ha detto. Preferisco non parlare”.
Veronica Panarello – ha aggiunto Villardita – “non aveva alcun dubbio” sul fatto che suo figlio Loris “non avesse subito violenze sessuali“, ma il “sospetto mediatico che aleggiava l’aveva turbata” e “considerava la cosa orribile, ma allo stesso tempo incredibile”. Il penalista ha presentato alla Procura una “richiesta di accesso a tutti gli atti processuali in maniera integrale”, anche di “tutti i Dvd con le immagini di tutte le telecamere visionate e sequestrate”. L’avvocato ha fatto sapere che Veronica continua a proclamarsi innocente: “Non ho alcun sospetto, non so spiegarmi come sia potuto accadere. Se avessi un solo sospetto lo avrei detto a investigatori e magistrati”. “Lei ha collaborato con polizia e carabinieri sin dal primo giorno”, ha concluso il legale. Intanto stamattina il papà di Veronica ha portato nel carcere di Catania un borsone con vestiti e ricambi per la figlia.
Non si sono ancora conclusi gli accertamenti medico-legali sul corpo di Loris, e per questo la Procura non ha firmato il nulla osta per la restituzione della salma ai familiari per le esequie, che potrebbe essere firmato domani e mercoledì prossimo, quindi, sarebbe il primo giorno utile per poterli celebrare. A Ragusa è in corso un vertice tra magistrati e investigatori che stanno indagando sul caso per un ulteriore punto della situazione. Polizia e carabinieri stanno infatti eseguendo altri accertamenti. Ieri (domenica 14 dicembre) sono stati sequestrati due cellulari e un mazzo di chiavi durante una perquisizione in casa degli Stival.