Botta e risposta rovente tra il direttore de ilfattoquotidiano.it, Peter Gomez, e l’esponente di Fratelli d’Italia, Viviana Beccalossi, durante la trasmissione “La Gabbia”, su La7. Il tema del vis-à-vis è il ddl anticorruzione varato dal governo Renzi. L’assessore regionale contesta la menzione fatta da Gomez sull’inchiesta di Mani Pulite: “Su centinaia e centinaia di avvisi di garanzia e qualche arresto non sempre giustificato pochissimi, pochissimi sono stati condannati”. “E’ una balla” – ribatte il giornalista – “Su 5mila persone finite sotto inchiesta solo il 15% è stata assolto nel merito”. “Possiamo dire allora” – chiede la Beccalossi – “che chi viene condannato per reati di corruzione non dovrebbe fare più il consigliere di opposizione in un quartiere?”. “Io sono d’accordo” – replica Gomez – “ma mi meraviglio che lei abbia militato così a lungo nel Pdl pensandola così“. E rincara: “Ma dopo aver letto sui giornali quello che aveva combinato Alemanno, come diavolo lo avete fatto entrare nel vostro partito? Non dovreste selezionare prima la vostra classe politica, anziché aspettare che intervenga la magistratura?“. “Alemanno è entrato da poco in FdI” – ribatte l’assessore regionale – ” e se sarà riconosciuto colpevole, sarà preso a calci nel sedere da quelli come me“. Il direttore de ilfattoquotidiano.it sottolinea: “E’ questo l’equivoco politico: i cittadini comuni, in caso di condanna, devono aspettare il terzo grado. Per i politici valgono principi diversi. Alemanno si era trovato come braccio destro Mancini, un ex condannato amico di Carminati. E dentro le società municipalizzate di Roma sono stati assunti durante la giunta Alemanno 2mila parenti anche di condannati. Tutto questo a un partito non basta? Che razza di selezione fate della vostra classe dirigente?”. Viviana Beccalossi replica: “Alemanno ha sbagliato e pagherà . E comunque si è autosospeso. Per quanto mi riguarda, io non lo vorrei più come compagno di partito“
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione