“La prima cosa da fare è prendere la parola e dire che siamo difronte alla Mafia“. L’associazione antimafia ‘da Sud‘ ha presentato a Roma il primo bilancio ad un anno dalla sottoscrizione del protocollo triennale contro le mafie, firmato dai quindici presidenti dei Municipi romani, ed evidenzia come il quadro sia negativo: nessuno ha rispettato i cinque impegni assunti su: appalti, corruzione, beni confiscati, gioco d’azzardo e formazione. Inoltre un anno dopo la sottoscrizione del protocollo, Roma è immersa nell’inchiesta ‘Mafia Capitale‘ e l’associazione sottolinea come “Ci vuole una nuova consapevolezza, in questa città si fa difficoltà a pronunciare la parola ‘Mafia’, nonostante questa inchiesta. Una parola che è stata un tabù per decenni. Da parte della cittadinanza c’è stata una reazione debole, forse per non voler riconoscere Roma come una città interessata a fondo dalla questione” afferma Lorenzo Misuraca. “Il Presidente parla di ladri parla di corrotti, invece qui siamo in presenza di mafiosi, anche nell’amministrazione comunale si fa riferimento a mele marce, invece no, è un sistema che va conosciuto bene e combattuto: non ci sono dei piccoli interventi da fare – prosegue -, ma c’è da rivoluzionare il piano attraverso una grande discussione pubblica, nella città e nel Paese” dichiara il portavoce dell’associazione ‘da Sud’, Danilo Chirico. L’associazione, infatti, ha organizzato grande assemblea pubblica che si svolgerà nella Capitale all’Università la Sapienza, il prossimo giovedì di Manolo Lanaro