“Quante belle realtà ci sono qui dentro. Possiamo fare bilanci positivi, ma dobbiamo anche avere la forza di dirci la verità, il coraggio della verità”. Così don Luigi Ciotti inizia il suo intervento al congresso nazionale della Legacoop a Roma. “Le tangenti e la corruzione – dice – non possono farci stare tranquilli, perché le mafie sono tornate più forti di prima. Che piaccia o meno. La corruzione è l’incubatrice della mafia. Allora, non può che essere una priorità assoluta, perché – continua – mina la parte sana della società e la dignità delle persone. Ma il male peggiore è rappresentata da chi sta a guardare, tace e non agisce. E’ questo il problema della società italiana, la questione morale di cui parlava tanto Enrico Berlinguer“. Parole che scatenano un caloroso applauso dalla platea. “Oggi – conclude don Ciotti – si parla di confische ai corrotti, se ne parlava anche nel 2007, ma non c’è via d’uscita se non si ripristina il falso in bilancio” di Irene Buscemi