Il programma di reclutamento lanciato nel 2013 dal gruppo pubblico, con l'obiettivo di "fornire una risposta concreta ai problemi legati all'occupazione giovanile", è "sospeso" dalla scorsa primavera. Molti candidati che hanno superato la selezione attendono ancora notizie. Solo la metà ha avuto un contratto (di apprendistato)
Finmeccanica assume 1.500 giovani. Anzi no, la metà. Per 850 ragazzi inseriti nelle società del gruppo pubblico, per lo più con contratti di apprendistato, ce ne sono altre centinaia che per mesi hanno aspettato una chiamata mai arrivata. Dalla scorsa primavera, dopo il cambio al vertice e l’insediamento di Mauro Moretti sulla poltrona di amministratore delegato, il progetto “1000 giovani per Finmeccanica” è infatti sospeso. Questo nonostante l’azienda della difesa e dell’aerospazio, partecipata al 30% dal Tesoro, lo scorso anno avesse anticipato di voler “selezionare e inserire entro la fine del 2014, nelle diverse società operative del gruppo sul territorio italiano, circa 1.500 giovani che svolgeranno attività a contenuto tecnologico e industriale”.
Così non è andata. Almeno, non con i numeri pubblicizzati all’avvio della campagna di recruiting, nel 2013. Gli obiettivi dichiarati erano due: “Arricchire il vivaio di competenze e conoscenze interne al gruppo” e “fornire una risposta concreta ai problemi legati all’occupazione giovanile in Italia”. Il tutto “premiando il merito e offrendo ai ragazzi un’opportunità concreta di crescita professionale”. Le iscrizioni al progetto sono rimaste aperte dal 30 luglio al 31 ottobre 2013 e in soli tre mesi sono fioccate 56.600 richieste da parte di giovani provenienti da tutta Italia. Ha così avuto inizio il processo di selezione. Dopo una prima fase di scrematura, spiegano dall’azienda, il cerchio si è ristretto a circa 20mila candidati. Poi, in seguito a un secondo screening, 5mila persone hanno avuto accesso all’assessment online, cioè “test finalizzati a delinearne i profili psicoattitudinali“.
Infine, più di tremila ragazzi hanno sostenuto il colloquio finale. Ma, fanno sapere da Finmeccanica, tra il 2013 e il 2014 gli under 30 inseriti nelle diverse società del gruppo sono stati “più di 850”, il 50% in meno rispetto all’obiettivo anticipato. Tra l’altro la maggior parte ha un contratto di apprendistato, al termine del quale non è possibile sapere se verranno assunti. E fonti aziendali aggiungono che oggi il progetto di selezione e inserimento è sospeso. Fino a quando? La società non è in grado di dirlo. “Da maggio di quest’anno, in virtù della profonda trasformazione e dei processi di riorganizzazione ed efficientamento resi necessari dal difficile contesto economico e finanziario, non si è proceduto a ulteriori inserimenti di personale”. E non è chiaro se e quando il progetto ripartirà, dal momento che “l’attenzione del gruppo è oggi maggiormente focalizzata sulla valorizzazione dei giovani che già lavorano all’interno delle sue diverse realtà”.
La notizia non farà certo piacere ai tanti giovani che erano arrivati in fondo al processo di selezione e che aspettavano una chiamata. I ragazzi si sono organizzati per scambiarsi informazioni sulla rete e hanno creato un gruppo Facebook e un forum sul sito mininterno.net. Qui diversi candidati spiegano di avere superato tutte le prove e sostenuto le visite mediche. Non solo. “Mi hanno chiesto di preparare la documentazione per il contratto”, scrive un utente. “Anche io ho superato tutto e i miei documenti sono pronti da maggio”, gli fa eco un altro. Eppure con il passare delle settimane, e senza alcuna notizia, i dubbi e la tensione crescono. “Tutto questo mi puzza – scrive un giovane – Se vengo a sapere che è tutta una bufala faccio causa”. L’ultimo messaggio risale a inizio dicembre: “Oggi ho notato che sul sito di Finmeccanica hanno tolto la sezione ‘1000 giovani’. Mi devo preoccupare? Alla fine, queste assunzioni mica le hanno fatte. Un’altra pagliacciata?”.
A questo quadro va aggiunto poi un ulteriore capitolo: nel marzo scorso Piazza Montegrappa ha firmato un protocollo d’intesa con i ministeri del Lavoro e dell’Istruzione e con Confindustria per “inserire il progetto ‘1000 giovani per Finmeccanica’ nello schema del piano nazionale per la Garanzia giovani”. In base all’accordo l’azienda si impegnava a mettere a disposizione del programma “Garanzia giovani“ i profili dei ragazzi under 30 raccolti attraverso il suo piano. “Finmeccanica dà concretezza al principio del ruolo sociale dell’impresa e coniuga l’interesse generale ed aziendale fornendo il proprio apporto al processo di rilancio del sistema industriale italiano”, recitava il comunicato. Ma questa collaborazione tra due iniziative in evidente difficoltà non sembra aver dato i risultati sperati: stando agli ultimi numeri, il 58% dei 330mila giovani che si sono registrati sul sito progetto di politiche attive per il lavoro messo a punto dall’Unione europea è ancora in attesa del primo colloquio, mentre il bonus occupazionale destinato alle aziende che assumono a tempo indeterminato e determinato per un minimo di sei mesi è stato attivato solo per 500 contratti. Tanto che il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha parlato della necessità di una “fase due”, con modifiche sostanziali.