Il progetto vede il cantautore protagonista di un tour di concerti-incontro lungo la Penisola, che celebrano una persona comune, non un martire o un eroe; non chi ce l’ha fatta, ma tutti coloro che hanno saputo reinventarsi
Ecco “L’ora Blu”, titolo fascinoso e cromaticamente perfetto, album d’esordio per Nicola Cioce, artista multitasking (è anche attore e doppiatore; è stato art director per importanti aziende), maestro di cerimonie postmoderne. Il disco è una raccolta di brani inediti che ha nel senechiano “La fortuna non esiste” il suo primo singolo, nonché l’intestazione di un progetto parallelo consacrato agli stoici del nostro tempo, i “resilienti”: tutti quei mirabili individui “capaci di far fronte in maniera positiva agli eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà”.
Il progetto vede Cioce protagonista di un tour di concerti-incontro lungo la Penisola, che celebrano una persona comune, non un martire o un eroe; non chi ce l’ha fatta, ma tutti coloro che hanno saputo reinventarsi, e gli va di raccontarsi. Frammenti di un discorso, tutto italiano, di resilienza. Di rinascita nonostante tutto. Ogni storia e creatura resiliente viene narrata sia in forma di video-intervista, che in fotografia; meta finale, una rete di happening sul territorio, come quello che avrà luogo venerdì 12 dicembre alle 21 all’Auditorium comunale di Nova Milanese. Sotto i riflettori in questo caso la vicenda, la resilienza di Vincenzo Grassi, lottatore libero. Previsti reading, proiezioni e concerto finale dello stesso Cioce.
L’”Ora Blu”, così si chiama il suo cd inaugurale, dicevamo: “L’ora blu è l’ora di mezzo, il passaggio dalla luce al buio e viceversa – spiega Cioce -. Ha il colore stesso della malinconia. Non quella sterile e arresa, ma quella vibrante e a tratti epica. È il momento per lasciare andare il conosciuto e per buttarsi nell’ignoto. Ha il sapore di quei preziosi istanti in cui, a causa di una botta, uno spavento, ci sembra di afferrare il senso delle cose o per lo meno riusciamo a sentirci parte del tutto. L’ora blu è in tutte le mie canzoni perché anche io mi sento così: blu”.
Il disco è stato prodotto e realizzato da Cioce in collaborazione con Giuliano Dottori, Simone Pirovano e Max Lotti. Tra le collaborazioni che lo arricchiscono, quelle con Stefano Brandoni, Maurizio Baruffaldi (tra gli autori di Mauro Ermanno Giovanardi) e Marti Jane Robertson (ingegnere del suono di Ivano Fossati). Nato nel 1969 a Cusano Milanino, dopo aver studiato pianoforte e canto lirico, jazz, barocco, e dopo aver sperimentato sulla sua pelle più intima la resilienza, Nicola Cioce ha cominciato a scrivere e cantare canzoni. Adesso è arrivata la sua Ora Blu.