È stato invece prosciolto per prescrizione del reato l'ex assessore alla Casa della Regione Lombardia Domenico Zambetti, imputato nello stesso procedimento e già coinvolto in un’inchiesta sulla 'ndrangheta
Il gup di Milano Sofia Fioretta ha rinviato a giudizio gli ex vertici del Pio Albergo Trivulzio, lo storico ente milanese che si occupa di anziani, imputati nel procedimento con al centro una presunta truffa da due milioni di euro sulla vendita di immobili in pieno centro nel capoluogo lombardo. È stato invece prosciolto per prescrizione del reato l’ex assessore alla Casa della Regione Lombardia Domenico Zambetti, imputato nello stesso procedimento e già coinvolto in un’inchiesta sulla ‘ndrangheta.
Tra le persone rinviate a giudizio, una quindicina, l’ex presidente del Pat, Emilio Trabucchi, gli ex dg dell’istituto Guido Fontana e Fabio Nitti e Carla Vites, moglie dell’ex assessore regionale Antonio Simone, imputato nel procedimento sul caso Maugeri. Uno degli imputati, l’avvocato Marcello Di Capua, ha invece patteggiato la pena di un anno di reclusione.
Le accuse sono, a vario titolo, turbativa d’asta, truffa aggravata e abuso d’ufficio. Gli ex funzionari del Pat, secondo l’accusa, avrebbero turbato le procedure di dismissione di alcuni immobili di lusso, situati in pieno centro a Milano, favorendo gli interessi degli acquirenti e con un danno nei confronti del Pat quantificato in due milioni di euro. Il gup Fioretta, che ha fissato l’inizio del processo per il prossimo 2 marzo, alla quarta sezione penale del Tribunale di Milano, oggi ha accolto, in sostanza, le richieste avanzate dal pm di Milano Eugenio Fusco. I difensori, invece, avevano chiesto il proscioglimento degli imputati. “Se c’è stata qualche irregolarità sono state accusate le persone sbagliate – ha spiegato l’avvocato Francesco Borasi, difensore di uno degli imputati, l’architetto Giovanni Iamele, direttore del dipartimento tecnico dell’ente dal 2007 al 2009 . L’innocenza del mio assistito – ha concluso – verrà dimostrata nel processo”.